Da Corinne a Pirezio Le mille luci di Imola

Il nostro Beppe Tassi racconta gli anni magici del Gp di San Marino. Tra serate alla Fellini al sapore di romagna e starlette di cinema e tv

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di Giuseppe Tassi

Imola, le luci, le miss. Uno slogan che sarebbe piaciuto a Federico Fellini aiuta a descrivere il clima che si respirava intorno al Gran Premio di San Marino negli anni magici fra il 1983 e il 1994; prima che la tragedia di Senna si portasse via quel mondo giocoso e spensierato, che faceva da contorno e da prologo alle giornate ci corsa.

Ero il giovane capo dei servizi sportivi del Carlino e il giornale patrocinava un gala di beneficenza, il giovedì sera, a favore dell’Anffas. Accanto a piloti, tecnici e gente dei motori presenziavano madrine d’eccezione: stelle della tv e del cinema, chiamate a dare lustro alla kermesse. E così capitava di cenare accanto a Miss Italia Federica Moro nel privee della Vie en Rose o di ballare in pista al Baccarà di Lugo con la bellissima e simpatica Corinne Clery, l’eroina sensuale di Histoire d’O, a quel tempo legata al playboy bolognese Paolo Pazzaglia.

Erano gli anni della Milano da bere e Imola si allineava a modo suo a quel credo edonistico. Lo faceva con simpatica autoironia, dedicando un premio speciale a “Ezio Pirazzini da vivo”. Leggenda ruspante del mondo dei motori, "Pirezio" era inviato del Carlino e per un singolare capriccio dell’anagrafe io ero il capo di quell’ultracinquantenne dai capelli grigi, innamorato dei motori e delle donne. Occhiali da sole cerchiati di bianco, abito alla Grande Gatsby, stilografica nel taschino, officiava il rito imolese come un papa laico. Quel circuito lo aveva tenuto a battesimo molti anni prima e sostenuto fino al trionfale arrivo della F1. Occhio furbo, forte accento romagnolo, modi da gaga’ di provincia, Ezio era diventato il beniamino dei colleghi . Di qui l’idea di intitolargli un premio giornalistico in vita. Sotto la regia di Pino Allievi, quelle serate divennero una simpatica palestra di goliardia. Tutti intorno un tavolo a celebrare il nostro beniamino con parabole sorridenti e sfilate di belle donne e miti della canzone. Alla corte di Ezio passarono, fra le altre, la grande Nilla Pizzi e Rosa Fumetto, stellina sexy del Crazy Horse di Parigi. Un lungo colorato e festoso prologo alle giornate di corsa: un circo nel circo che sarebbe piaciuto anche a Fellini.