"Due Gp in soli sei mesi Cos’altro pretendere?"

Bonaccini replica al leghista Marchetti sulle risorse erogate per la gara . Ma lui insiste: "Bisogna fare di più per confermarsi anche l’anno prossimo"

Migration

Scintille tra il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il consigliere regionale della Lega, l’imolese Daniele Marchetti. Al presidente Bonaccini non sono infatti andate giù le ‘sollecitazioni’ dell’esponente del Carroccio, che ha chiesto alla Giunta di viale Aldo Moro di raddoppiare l’investimento (rispetto ai cinque milioni di quest’anno) per riportare il Gran premio di Formula 1 in città anche dopo la pandemia.

"Dice che dovremmo fare di più – ricostruisce Bonaccini via Twitter in riferimento appunto alle parole di Marchetti –. Qualcuno può dirgli che dopo soli sei mesi tornerà il Gran premio per la seconda volta ad Imola (dopo 14 anni di assenza) e lo scorso autunno ad Imola abbiamo organizzato anche i mondiali di ciclismo?".

La controreplica del leghista, al quale ha risposto anche la sua omonima del Pd, Francesca Marchetti ("Lui è un campione di chiacchiere, noi preferiamo i fatti"), arriva a stretto giro di posta. "Se oggi il Gran premio in pandemia costa circa 11 milioni di euro, mentre in condizioni normali ne servirebbero almeno il doppio, mi pare evidente che per una riconferma si debba far di più", ribadisce l’esponente di opposizione. E aggiunge: "Se non cambiano le regole della Formula 1, non si potranno fare due Gran premi sotto la stessa bandiera nazionale e quindi si dovrà lavorare, in primis la Regione, anche su questo aspetto. Imola – conclude Marchetti – è sempre stato il Gran premio di San Marino. Quindi o Bonaccini non sa di che cosa sta parlando o vede attacchi ovunque".

Va detto che Pd e Lega in Regione seguono molto da vicino le vicende legate alla Formula 1. Un paio di mesi fa sembrava raggiunta però una tregua armata, quando l’assemblea legislativa di viale Aldo Moro approvò due documenti analoghi, presentati appunto dai due Marchetti, entrambi con il medesimo obiettivo: lavorare con istituzioni e soggetti interessati per "creare le condizioni organizzative ed economiche necessarie a che il campionato mondiale faccia tappa fissa a Imola".