Farmacie sotto pressione: "File interminabili"

La possibilità, da ieri, del tampone di fine quarantena o isolamento mette in crisi il settore: "Procedure opache, c’è confusione"

Migration

di Mattia Grandi

Farmacisti in trincea per il tampone liberatorio. File interminabili davanti alle farmacie imolesi per l’esordio della modalità del test antigenico rapido nasale per decretare la fine del periodo di isolamento o di quarantena. Un’opzione riservata soltanto agli asintomatici, con costi a carico del servizio sanitario, che ha le sembianze di un’altra luce in fondo al tunnel. Il rovescio della medaglia, però, sono gli ulteriori oneri a carico di una professione in apnea da tempo nella propria quotidianità lavorativa.

"Un flusso continuo di gente dalle 7.30 del mattino in poi. Non abbiamo avuto tregua – racconta Federica Cenni della Farmacia San Prospero -. Le procedure sono complesse e rischiano di metterci in crisi. Facciamo tutto il possibile per far fronte al periodo critico". Restando aggrappati ai valori fondanti del mestiere. "Siamo felici di poter aiutare coloro che cercano un riferimento in uno scenario piuttosto confuso. L’utenza apprezza gli sforzi – prosegue -. Sono ore difficili anche per noi nel contattare il servizio di igiene pubblica dell’Ausl". Sulla mole extra di lavoro la Cenni ha le idee chiare: "Gestibile attraverso modalità semplici e snelle – conclude -. Questa non lo è affatto".

Dalla Farmacia Masci, al civico 51G di via Montanara, parla la titolare Carmela Masci: "Un processo in via di formazione, visto che il portale Sole dev’essere ancora aggiornato per consentire operativamente l’inserimento dell’opzione di fine quarantena o termine isolamento – rivela –. La situazione alquanto complessa richiede un po’ di consapevolezza per il rispetto di tutti". Già, si fa appello al senso civico. "I positivi, o presunti tali, devono assolutamente restare a casa e non muoversi – puntualizza –. Chi ha sintomi dovrà eseguire l’autotest al proprio domicilio". Prevista, infatti, dal 17 gennaio l’attivazione di un portale online regionale per l’autotesting nel quale inserire la positività di un tampone fai da te. "Attendiamo indicazioni attuative", taglia corto la farmacista. Sulla stessa lunghezza d’onda Ginevra Barbieri della Farmacia dell’Autostrada di via del Lavoro. "Un quadro molto nebuloso. Non ci sono regole chiare e non si capisce chi deve fare cosa – sottolinea -. Il mancato aggiornamento del portale Sole impedisce anche l’applicazione della gratuità del servizio per i fruitori". Non solo. "Troppi cavilli che creano confusione. Dobbiamo fare l’interrogatorio ai clienti che sono a loro volta spaesati – continua -. Dispiace perché le persone vengono in farmacia convinte di ottenere ogni genere di risposta ma non è così. Strette anche le tempistiche di avvio della prassi con l’informativa ricevuta soltanto sabato scorso".

Prova a gettare acqua sul fuoco Alessandro Magnani, titolare dell’omonima farmacia di Fontanelice e responsabile di zona di Federfarma. "Un’operatività piuttosto articolata che abbiamo illustrato ai colleghi nel corso di una specifica riunione – analizza –. Consigliamo di procedere per appuntamenti per non ingolfare oltremodo i ritmi di lavoro". Ma si teme una crescita esponenziale del numero dei richiedenti: "Con il boom dei positivi avvenuto attorno all’Epifania si prevedono picchi importanti tra il 14 ed il 20 gennaio – sottolinea –. Si tratta di una presa di responsabilità che gratifica in termini di supporto al sistema sanitario regionale. Speriamo di riuscire a gestire al meglio l’innegabile aggravio di impegno e tempo". Con una raccomandazione finale: "Il servizio è solo per gli asintomatici – chiosa –. Una regola ferrea che va rispettata per scongiurare il rischio di calamitare positivi nelle farmacie".