Frane e ricostruzione. Obiettivo 2026 per finire gli interventi

Punto in sala Magnus a Castel del Rio sui lavori post alluvione con Marco Monesi e il dirigente Maurizio Martelli dell’ex provincia. Il sindaco Baldazzi: "Vigileremo sullo stato di avanzamento".

Frane e ricostruzione. Obiettivo 2026 per finire gli interventi

Frane e ricostruzione. Obiettivo 2026 per finire gli interventi

A Castel del Rio il tema della ricostruzione post alluvione continua a essere centrale con le numerose frante che hanno colpito il territorio. E se da un lato ci sono gli sforzi messi in campo dal municipio, che tra opere di somma urgenza per riaprire tutte le strade e interventi vari ha speso oltre 700mila euro con la compartecipazione di consorzi e altre realtà, dall’altro ci sono i 24 milioni stanziati dal commissario.

Il punto della situazione è stato fatto qualche giorno fa in Sala Magnus durante un incontro pubblico al quale hanno preso parte il sindaco Alberto Baldazzi, il suo vice Davide Righini, il geometra Maurizio Bruzzi dell’ufficio tecnico e, collegati da remoto, il dirigente dell’ex provincia Maurizio Martelli e il supporto politico al sindaco metropolitano per il coordinamento della ricostruzione Marco Monesi. "La Città Metropolitana ha affidato la progettazione delle lavorazioni su alcune arterie di sua competenza come la ‘Sillaro Alta’, segnata dalla frana in località Dogana (non lontano da Giugnola, ndr), e la ‘Bordona’ con uno dei suoi tanti smottamenti – spiega il vicesindaco di Castel del Rio, Davide Righini -. Per quanto riguarda la Montanara, però, l’ex provincia ragiona di affidare i cantieri direttamente ad Anas. Questo ci preoccupa sia in termini di tempistiche che sulla tenuta di stabilità di alcuni punti critici lungo una strada ad altissima percorrenza". E si entra nel dettaglio: "Dopo la curva del lido di Valsalva c’è un buco a metà della carreggiata esterna, in un tratto ovviamente non transitabile, dal quale si vede addirittura il Santerno– specifica Righini -. La sensazione, nonostante le rassicurazioni, è quella di un qualcosa di poco stabile. Stessa cosa prima della curva di Sant’Andrea dove ora c’è un senso unico alternato di marcia". Non solo. "La Montanara è tra le arterie più sollecitate anche dai mezzi pesanti che arrivano dalle cave di Firenzuola – aggiunge -. Non pretendiamo soluzioni in pochi mesi ma conosciamo palmo a palmo questo territorio e siamo pronti a collaborare. Quello che abbiamo vissuto ci ha segnati, un problema sulla Montanara comporterebbe il potenziale rischio di isolamento".

Con il cronoprogramma degli uomini dell’ex provincia tarato entro il 2026 per il completamento di tutti gli interventi, a Castel del Rio è in corso il maquillage del fondo di via Montefune sotto Morara e sono in partenza le lavorazioni sulla strada Panoramica. "Comprendiamo benissimo le difficoltà, che sono anche le nostre, al cospetto dei devastanti effetti di una criticità così estesa – è il pensiero del sindaco Alberto Baldazzi -. Per non parlare delle drammatiche lungaggini burocratiche. Chiederemo altri incontri per capire lo stato di avanzamento delle opere ma sui ritardi nelle progettazioni, e a nostro avviso alcune avrebbero già dovuto essere affidate da tempo, vigileremo con attenzione".

Mattia Grandi