"Gran premio, un traino turistico lungo 4 anni"

Autodromo, l’entusiasmo dell’assessore Penazzi: "Sarà un’occasione per spingere le famiglie a tornare in città dopo la gara"

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di Gabriele Tassi

Imola, il ’trattino’ tra l’Emilia e la Romagna. "E il Gp è lo strumento per fare del nostro territorio un manifesto". Ieri erano 200, oggi fa 199 il conto alla rovescia dei giorni che separano l’Enzo e Dino Ferrari dalla gara di Formula uno 2022; e in Comune sono iniziati i preparativi per un cammino lungo 4 anni "pensato per riportare la città, facendo gruppo con tutto il territorio, al centro della Motor Valley", aggiunge l’assessore all’Autodromo, Elena Penazzi.

Sta parlando di turismo?

"Parliamo di far diventare il weekend del 24 aprile una meta per tante famiglie, sfruttando anche la giornata di festa del 25 per l’Anniversario della Liberazione".

Poi c’è il richiamo alla data storica e a un vero Gran premio di primavera.

"La suggestione è tanta, sicuramente, ma parliamo anche di una data potenzialmente strategica. Parlavamo di storia, e allora perché non puntare, dal punto di vista turistico, proprio su quelle famiglie di appassionati che negli anni Novanta e Duemila hanno fatto la fortuna dell’Autodromo".

Insomma, una sorta di lunga gita fuori porta, condita dal rombo dei motori. Qual è la ricetta giusta per riuscire al meglio in questo obiettivo?

"Continuare a lavorare in gruppo, insieme con Regione e Apt (Agenzia di promozione territoriale), Con.Ami e la Motor Valley. Il nostro ruolo dovrà essere quello di far gustare al meglio al pubblico il territorio di ’Terre e motori’, perché abbia voglia di tornare anche quando non ci sarà la Formula 1, insomma perché il Gp non sia un grande evento fine a se stesso".

Cosa bolle in pentola per questa primavera?

"Lo scorso anno, portammo in piazza tutte le eccellenze della Motor valley: le auto, le moto e tutto ciò che viene ideato in questa fantastica terra. Fu un omaggio con un video emozionante, purtroppo girato la notte, con poche persone per via della pandemia. Ma quest’anno, se il Covid lo permetterà, faremo il possibile per spingerci oltre".

Ci anticipi qualcosa.

"Parlo di eventi connessi al Gran premio che siano capaci di dare vitalità alla nostra Imola con un’accoglienza studiata a 360 gradi in tutti i suoi luoghi più significativi".

La metto alla prova: perché qualcuno dovrebbe fermarsi a Imola, a parte per il Gp?

"Basta anche solo nominare il cicloturismo e tutto ciò che vi è connesso. La ciclovia del Santerno, oppure il completamento della segnaletica per il percorso dei Tre Monti, teatro dei recenti Mondiali, o ancora: i Campionati italiani famminili, che ospiteremo più avanti. Tutte manifestazione che intersecano o hanno intersecato il nostro Autodromo".

Grande entusiasmo, ma nessun rimpianto per l’appuntamento mancato con la possibile data del 17 luglio? Lei, proprio su queste pagine, quando ancora il calendario si stava scrivendo, aveva indicato una corsa estiva come sua preferita.

"Di certo c’è che in questo momento non c’è da lamentarsi. Avevamo pensato alla sfida di creare dei pacchetti turistici per il Gp di concerto con la Riviera. Un’ipotesi sicuramente affascinante, ma dai nostri primi dati, vedo che l’entusiasmo è grandissimo anche per il 24 aprile".

Cioè?

"Da Bologna welcome ci hanno già comunicato di diverse persone che hanno iniziato a prenotare nelle strutture alberghiere e questo è un ottimo inizio. Si aggiunge che di questi tempi il comparto turistico, nei weekend, è già ’impegnato’ al 75%: un segnale incoraggiante di come le persone stiano pian piano riscoprendo il nostro territorio".

Capitolo capienza. Tutti sognano chiaramente un pubblico da tutto esaurito per l’appuntamento con la Formula 1, ma ci sarà da fare i conti con la pandemia. Il presidente di Formula Imola Minardi e il suo entourage lavorano a un business plan con il 75% degli spettatori, sarete comunque soddisfatti nel caso?

"Dal 50% in avanti è tanto di guadagnato. Basti pensare che in concomitanza con gli eventi a porte chiuse il ritorno per il territorio era stato di 4 milioni, la soglia del 75% di pubblico sembra quasi un lusso. Qualche settimana fa mi ricordo che rimasi sorpresa da quanto Misano si fosse ravvivato per la Moto Gp, e gli spalti erano pieni solamente per metà. Questo ci dà la misura di come le grandi gare abbiano anche grandi, grandissime ricadute positive sulle comunità. Ciò che mi auguro è che i prezzi dei biglietti possano rimanere entro certi limiti, così da attrarre più pubblico possibile".

Non dimentichiamo il nodo del rumore. Con l’arrivo della Formula 1 le giornate di sforamento autorizzate verranno praticamente dimezzate (da 60 a 37).

"I segnali sono però positivi, perché le richieste per l’Autodromo sono aumentate, e sono le più disparate: dai convegni fino al Torneo di scacchi internazionale che si terrà in dicembre. E’ il segno di un Autodromo sempre più volto alla polifunzionalità. Anche di fronte alle richieste dei residenti e dei comitati, ci stiamo stiamo impegnando al massimo sul capitolo rumore e per la convivenza del Circuito con chi vi abita accanto".

Chiudiamo con una nota di colore: il più bel ricordo legato alla Formula 1.

"Sono tanti, tantissimi: dalla prima volta ai box, quando avevo 12 anni. Poi gli incontri con Schumacher, ma anche tristi, come il saluto di Senna delle 12,15 prima di quel tragico weekend. Tutte emozioni legate alla memoria di migliaia di imolesi".