Il centro storico che funziona: "Valore aggiunto per i negozi. Ma serve qualche evento in più"

Fra i commercianti delle vie Aldrovandi e Quaini: "Ci sono molte attività che funzionano. E non è vero che siamo divisi, nelle nostre vie siamo coesi e organizziamo molte iniziative". .

Il centro storico che funziona: "Valore aggiunto per i negozi. Ma serve qualche evento in più"

Il centro storico che funziona: "Valore aggiunto per i negozi. Ma serve qualche evento in più"

C’è chi dice no. E i commercianti delle vie Aldrovandi e Quaini, a due passi da piazza Matteotti, hanno un punto di vista diverso sul centro storico di Imola. Negli ultimi tempi le troppe saracinesche abbassate degli ultimi tempi, alcune di attività storiche, le difficoltà e i problemi hanno contribuito a creare un clima di negatività, al quale possono però fare da contrappeso storie di successo. Senza dimenticare che però anche l’amministrazione comunale di fatto ammette che c’è molto da fare e ha in programma un piano di riqualificazione, annunciato dal sindaco alla fine dello scorso anno.

"In centro ci sono delle belle e interessanti attività che da anni puntano sulla qualità e sull’assortimento dei prodotti – racconta Tiziana Tirabassi di Profili Intimo & Mare aperto nel 2000 e premiato nei giorni scorsi tra i migliori dieci punti vendita italiani di lingerie e beachwear d’Italia –. Il fulcro dell’abitato si è rivelato un valore aggiunto strategico nell’avvio e nel consolidamento del mio negozio. Non cambierei questa posizione per nulla al mondo". Ma ci sono alcune dicerie da sfatare: "Quella dell’invidia e della mancanza di sintonia tra gli esercenti – aggiunge –. In queste due vie i negozianti sono coesi come testimoniano le tante iniziative organizzate insieme nel corso dell’anno tra promozioni, Natale e Imola di Mercoledì".

Un’isola felice. E le fa eco Patrizia Tosi della storica Erboristeria Zambrini, dal 1976 punto di riferimento per tante generazioni di imolesi: "Il nostro segreto di longevità? Il rapporto diretto con la clientela. È questo l’asso nella manica nel confronto quotidiano che viviamo con la concorrenza della grande distribuzione – sottolinea la Tosi -. I centri storici pagano dazio un po’ ovunque al cambiamento di abitudini e tendenze delle persone. La qualità dell’offerta e le relazioni umane che si trovano nelle attività sotto casa, però, sono due appigli importanti per ripartire".

Una preziosa e contagiosa iniezione di fiducia in cui Silvia Quarneti, al timone dell’etno boutique Senegal Market, crede moltissimo: "Ho aperto a Imola quasi sei anni fa dopo aver fondato una cooperativa di artisti e artigiani in Senegal – riavvolge il nastro della memoria la donna -. Il centro storico ha saputo allontanare le mie paure dandomi una splendida accoglienza e, nel tempo, tante soddisfazioni (con riconoscimenti nazionali per il commercio innovativo e per le positive recensioni dei clienti, ndr). Un colpo d’occhio colorato nella mia città da affiancare ai negozi più tradizionali. Imola ha uno dei centri più belli e puliti dell’intera Romagna".

Capitolo suggerimenti. E ancora una volta si torna a battere sugli eventi che in tanti chiedono per rivitalizzare il centro della città: "Alle istituzioni chiedo di insistere in modo mirato sul centro con una continuità di eventi, anche piccoli e a basso costo, soprattutto nei week end – dice la Quarneti -. Ma penso anche che servirebbero dei corsi gratuiti di marketing e sull’uso di web e social per i commercianti, per dare modo a tutti di stare al passo coi tempi".

Per Sandra Coassolo di Caffè Sì Eventi: "I negozi specializzati, o in qualche modo capaci di creare interesse sul pubblico, resistono e trovano la loro continuità d’impresa – analizza la titolare di un esercizio presente in via Quaini dal 2012 –. La gente apprezza ancora cortesia, consigli e servizio a misura di cliente. Senza barattare mai la qualità per inseguire strane logiche di mercato". Non solo. "Cosa manca nel nostro centro? I punti vendita dei grandi marchi di abbigliamento e di articoli sportivi – conclude -. Portarli qui sarebbe davvero un’attrattiva in più".

Mattia Grandi