Il Circondario acquista 111 computer portatili per gli studenti di elementari e medie

I ragazzi potranno così seguire la didattica a distanza. I nuclei familiari privi di questi strumenti sono stati individuati dal Servizio sociale territoriale

Nasce da un progetto messo in campo dalla Regione, in stretta collaborazione con i Comuni e le scuole territoriali, il significativo investimento di risorse a sostegno degli studenti degli istituti di ogni ordine e grado per rendere disponibili moderne dotazioni tecnologiche. Un concreto impulso indirizzato alla popolazione scolastica che, per condizioni famigliari, sociali ed economiche, rischia, con l’assenza di strumentazioni adeguate, di essere ostacolata nel diritto allo studio.

Nel distretto imolese la Conferenza dei Sindaci ha deliberato l’adesione al progetto regionale individuando il Nuovo Circondario Imolese quale capofila. La presenza dell’Asp Circondario Imolese, gestore per conto degli enti degli interventi di carattere sociale, ha reso possibile una reale ed efficace integrazione tra i servizi e le istituzioni scolastiche attraverso uno schema di collaborazione finalizzato al contrasto al divario digitale nelle opportunità educative e formative. Acquistati, quindi, 111 computer portatili da destinare ad alunni delle scuole primarie e secondarie per permettere la frequenza on line delle lezioni. I computer verranno consegnati a breve ai nuclei individuati dal Servizio Sociale Territoriale di concerto con i referenti didattici.

Ma non è tutto. Altri 99 mila euro del fondo tematico regionale, ampliato grazie all’intesa con la Fondazione Zanichelli, sono stati destinati alle scuole circondariali per acquisire preziosi strumenti di lavoro. "Un lavoro di territorio, di sinergia che ha permesso in poche settimane di dare risposta a tutte le esigenze rilevate – commenta la sindaca di Casalfiumanese, Beatrice Poli, delegata alle Politiche Giovanili per il Nuovo Circondario Imolese –. Un risultato possibile grazie alla grande professionalità che Asp mette a servizio delle nostre comunità". Senza dimenticare la necessità, sottesa alla pandemia, dell’attivazione della didattica a distanza che ha reso estremamente urgente una serie di azioni di contrasto al perdurare del divario digitale. I dati a livello nazionale sul tema della digitalizzazione nel campo dell’istruzione, infatti, riportano nel periodo 20182019 una percentuale di famiglie pari ad un terzo della popolazione priva di strumenti tecnologici con cui potersi connettere con la rete sociale esterna. "Pensare a politiche giovanili al passo con i tempi significa mettere tutti nelle condizioni di accedere al diritto all’istruzione partendo dalle stesse basi e lottando per ridurre le diseguaglianze che questa pandemia accentua – spiega la prima cittadina casalese -. Un’iniziativa che mira, in parte, a ricondurre i nostri territori verso la bellezza dell’universalità dell’istruzione".