ENRICO AGNESSI
Cronaca

Imprese, il bilancio è in chiaroscuro. Più chiusure rispetto alle aperture. Ma crescono i giovani e le donne

Tutti i dati della Camera di commercio, relativi al secondo trimestre di quest’anno del territorio imolese. Si sono iscritte 165 nuove realtà, mentre in 195 hanno abbassato le serrande.Tengono bene gli artigiani .

L’inaugurazione del bar. pasticceria Virginia con Mara Sangiorgio e Federica Masolin

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Calano le imprese nel circondario, ma segnali di speranza per il futuro arrivano dalle attività guidate dai giovani e dalle donne. Tengono gli stranieri. È un quadro in chiaroscuro quello disegnato dai dati della Camera di commercio di Bologna relativi al secondo trimestre di quest’anno.

Le imprese registrate nel territorio dei dieci comuni sono oggi 11.299; quelle attive 10.367.

Da aprile a giugno, negli elenchi di Palazzo della Mercanzia si sono iscritte 165 nuove realtà. Nello stesso periodo, quelle che hanno cessato l’attività sono state 195. Attenzione però: tra queste ultime, sempre da aprile a giugno, ci sono state 89 cancellazioni d’ufficio. Il saldo negativo alla fine del secondo trimestre (-30 appunto) è dunque sporcato, almeno in parte, dalla consueta necessità della Camera di Commercio di eliminare dai propri registri quelle imprese non più realmente operanti ormai da tempo. Venendo ai singoli Comuni, spiccano il -19 di Imola (la differenza tra le 82 aperture e le 101 chiusure, delle quali 47 d’ufficio), il -10 di Mordano (5/15/7) e il +5 di Medicina (24/19/5).

Analizzando invece nel dettaglio i vari settori, da sottolineare la tenuta delle imprese artigiane, che oggi sono circa 3.400 in tutto il circondario. Il saldo tra aperture e chiusure, nel secondo trimestre dell’anno, fa segnare infatti un +3 frutto della nascita di 83 realtà e dalla cessazione dell’attività di altre 80 (di cui 33 cancellazioni d’ufficio).

Male le cooperative, con una sola apertura a fronte di dieci chiusure (nove delle quali d’ufficio) per un totale nel circondario che scende così a 121 (93 delle quali attive). Segni negativi anche per le imprese individuali con 108 aperture e 122 chiusure (47 delle quali d’ufficio), per un saldo di -14 che porta il loro totale nei dieci comuni a 5.906 (5.822 attive).

Infine, gli elementi che lasciano ben sperare per il futuro.

A partire dalla crescita delle imprese giovanili, vale a dire di quelle realtà la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni. Tra aprile e giugno, nel circondario, ne sono nate 48 a fronte di 14 chiusure (una sola delle quali d’ufficio) per un saldo di +34 e un totale che si avvicina a quota 800 realtà di questo tipo presenti nel territorio dei dieci comuni.

Numeri confortanti anche per quanto riguarda le imprese femminili, che nel territorio hanno ormai superato stabilmente quota 2mila: 49 aperture e 42 chiusure (13 delle quali d’ufficio) da aprile a giugno con piccole variazioni nel panorama dei dieci comuni.

Infine, segnali di tenuta per il sistema che fa riferimento a imprenditori stranieri: 46 aperture e 44 chiusure (24 delle quali d’ufficio) nel secondo trimestre dell’anno, per un totale che si attesta attorno a 1.200 unità registrate nel circondario.