Inizia la festa, si scaldano i tifosi della F1

Chi sale sugli alberi e chi segue l’evento con il cellulare, i primi (pochi) appassionati sul lungofiume. Controlli serrati, si resta lontani dalla pista

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di Gabriele Tassi

Le ’nuove’ tribune. Tra le foglie e i rami più alti è caccia allo scorcio migliore. Nella mattina delle prove libere, per chi è salito tra le fronde degli alberi o si è appostato su un terrazzo, anche solo intravedere un frammento di livrea colorata passare veloce come un razzo al di là delle barriere diventa una conquista. Una tradizione mai spenta, e ora più attuale che mai in tempo di pandemia. Poi c’è chi si accontenta del solo rumore e chi si collega con il cellulare a internet per seguire la telecronaca. E’ cominciato così, ieri, il weekend dei motori, fra qualche timido appassionato sul lungofiume in una giornata che è stata tutto fuorché di folla all’esterno dell’Enzo e Dino Ferrari, niente a che vedere con l’ultimo appuntamento insomma. Ma dalla prima all’ultima sono tutte storie di passione quelle che si incrociano dal ponte di viale Dante a quello della Tosa, fuori da un Autodromo blindato dalle forze di polizia. Franco Bianconcini, per esempio racconta di aver visto per anni la Formula 1 da molto vicino: "Sono figlio dell’ex custode del circuito – dice –, abitavo a pochi passi dalla curva del Tamburello, e ogni Gp mi sembrava di viverlo da protagonista. Ricordo anche che per qualche anno capitava che i piloti piantassero la tenda nel nostro giardino, erano anni da favola. Un vero peccato che quest’anno non ci si possa sedere in tribuna, la scorpacciata di motori che feci da ragazzo ancora non mi basta, e per oggi mi accontento del ’sound’". Tanti i tifosi delusi anche dal rafforzamento dei controlli intorno al tracciato, Matteo Barbieri e Filippo Trevisonno, giovanissimi speravano "almeno di poter varcare il confine del parco delle Acque nel giorno delle prove libere". Ci si accontenta, un po’ tutti consci del valore che ha questo bis sul Santerno in appena sei mesi. Paolo Fanelli per esempio cerca di imortalare quanto più possibile dal suo cellulare, anche lui appostato sul prato accanto al ponte di viale Dante: "Almeno c’è il rombo dei motori a darci un po’ di soddisfazione".

Proseguendo in direzione della Tosa, sono tante le persone che tentano di arrampicarsi sugli alberi per un punto di vista migliore. Andrea Agnello, dice di avere "ancora negli occhi il trionfo di Leclerc a Monza 2019" e spera che il ferrarista "qui possa ripetersi". E’ tutto sommato un pubblico piuttosto giovane quello che ha scoperto la magia del Circus, seppur lontani (solo come data di nascita) dai fasti dei primi anni Duemila, che s’incanta a guardare, nel pomeriggio, le prove delle Frecce Tricolori.

Il faentino Nicola Gentilini, per esempio, è griffato Alpha Tauri dalla testa ai piedi, tanto che qualcuno lo scambia per un membro del team. "Sono qui solo per il gusto di farlo, per sentire dal vivo le emozioni della pista, pur non potendola vedere". Il problema si risolve con il cellulare alla mano, sintonizzato sulla telecronaca. E’ lì che le emozioni del digitale si mischiano con il mondo reale: in pista si gira una Red Bull, arriva il frastuono delle gomme e il carro attrezzi comincia a muoversi. Si vede il ’dietro le quinte’ del weekend di gara, si assaporano emozioni, immaginandole, nella speranza di poterle vedere dal vivo in un ritorno da sogno, fuori dalla pandemia.