Isola ecologica, rispunta un ‘no’ dell’Ue

La civica Cappello: "Progetto già escluso dai finanziamenti europei nel 2017. Traffico e costi di trasporto decisivi per quella bocciatura"

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Non si placano le contestazioni delle forze politiche di opposizione al progetto (decisamente sgradito pure dai residenti) della nuova isola ecologica di Montericco. Carmen Cappello, referente del gruppo civico rappresentato in Consiglio comunale da Marinella Vella, sottolinea oggi come il piano in questione, candidato ai fondi del Pnrr, non sia "affatto nuovo", bensì "ripescato dal cassetto dove giaceva dal 2015, salvo un tentativo (fallito) della Giunta Sangiorgi di rilanciarlo nel 2018".

Ma soprattutto, la civica Cappello mette sotto la lente una questione decisamente poco dibattuta in queste settimane di polemiche sull’opera da 1,8 milioni di euro (a carico del Con.Ami) destinata a sorgere nell’ex centrale di cogenerazione di Hera.

"Il progetto era stato ‘candidato’ alla commissione europea per ottenere i finanziamenti Ue del progetto Life2017 – ricorda l’esponente di opposizione –, ottenendo una sonora bocciatura: 50 punti sui 100 necessari, spesso andando sotto al minimo richiesto per partecipare. Insomma quell’intervento non superò neppure la fase preliminare, in quanto non ‘candidabile’".

Ma l’aspetto più interessante, a detta della Cappello, è che fra le motivazioni della bocciatura espresse dalla commissione emerge la "sottovalutazione delle difficoltà di realizzazione". Così si legge infatti nel diniego: "Alcune difficoltà sono state sottovalutate o non chiaramente presentate. Ad esempio, le potenziali reazioni negative all’attuazione del principio Payt (Paga quanto conferisci) nelle località in cui le misure di gestione dei rifiuti sono state finora attuate, potrebbero portare ad uno scarico illegale di rifiuti che non è stato affrontato".

E di reazioni negative "ce ne sono eccome", sottolinea la civica di opposizione in riferimento alle proteste delle ultime settimane. "Ma evidentemente l’Amministrazione ha pensato di risolverle mettendo i cittadini davanti al fatto compiuto – aggiunge –, invece che sfruttare i mesi da settembre ad oggi per coinvolgerli". C’è però anche un ulteriore aspetto sui cui la commissione si era soffermata ma che, secondo la Cappello, la Giunta avrebbe "volutamente tralasciato". E cioè: "L’impatto del traffico e il costo di trasporto dei rifiuti lì abbancati". Si legge infatti nel documento europeo: "La proposta non approfondisce la discussione sui costi di trasporto e sull’impatto delle persone che si recano al centro di raccolta multifunzionale. A causa dei costi di trasporto e dell’assenza di discussione su di essi, ci sono alcune riserve sulla credibilità degli impatti del sistema".

Da qui l’affondo della civica. "A distanza di cinque anni, i cittadini si trovano a sollevare le stesse problematiche di allora con una Amministrazione che non ha corretto quel vecchio progetto – conclude la Cappello –. La sensazione è che il Comune abbia ripescato in fretta e furia quel vecchio progetto, preso dalla smania di presentare qualcosa per il Pnrr, senza però aver neppure letto quei documenti".