
La ’furbetta’ del Reddito Vende merce falsa online e intasca il sussidio
Vendeva prodotti online (anche contraffatti), nonostante fosse del tutto sconosciuta al fisco. Si comportava insomma, secondo la Guardia di finanza, "da vera e propria imprenditrice". Il tutto mentre, ciliegina sulla torta, beneficiava anche del reddito di cittadinanza, un sussidio attraverso il quale aveva già intascato alcune migliaia di euro senza averne diritto. I militari del comando provinciale delle Fiamme gialle di Bologna hanno scoperto una donna, residente in città, impegnata ormai da tempo in un’attività commerciale portata avanti via Facebook, WhatsApp e Telegram senza adempiere, tuttavia, ai previsti obblighi contabili, contributivi e dichiarativi.
Secondo quanto ricostruito dalla Finanza, la maggior parte della merce venduta dalla donna era composta da capi d’abbigliamento, accessori vari e profumi.
Materiale riportante marchi e loghi di note case di moda contraffatti. I capi rinvenuti nello stabile, risultato essere il luogo d’esercizio dell’attività commerciale, sono stati sequestrati, mentre la responsabile è stata denunciata alla Procura di Bologna per i reati di contraffazione e ricettazione. Nello stesso contesto e nel corso delle indagini, spiegano sempre le Fiamme gialle, sono stati identificati e poi sanzionati gli acquirenti, via e-commerce, dei prodotti contraffatti.
I finanzieri della compagnia di Imola, oltre a procedere alla ricostruzione della posizione fiscale della signora, che come detto era del tutto sconosciuta al fisco, hanno altresì denunciato quest’ultima per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza, con contestuale segnalazione all’Inps.
La sede imolese dell’Istituto nazionale di previdenza sociale ha così proceduto in breve tempo al recupero di quanto già percepito e alla revoca del sussidio. A tale proposito, i finanzieri spiegano che è stato riscontrato come la denunciata avesse già incassato circa seimila euro di indennità non spettanti e avesse richiesto, ma non ancora riscosso, un’ulteriore somma pari a circa undicimila euro. Un importo, quest’ultimo, del quale chiaramente ora non potrà beneficiare.