La nuova piscina sorgerà a nord della via Emilia

Il sindaco Tinti e i tecnici hanno spiegato i progetti futuri e lo stato della soluzione ponte, cioè il ’pallone’ che sarà aperto all’inizio del 2023

Migration

Nessuna possibilità che la piscina nuova sorga dove esiste quella attuale, e la possibilità invece sempre più concreta che il nuovo impianto, per il quale "saranno necessari 3-4 anni", nasca dove la città ha previsto il maggior sviluppo in futuro, ovvero a nord della via Emilia, come anticipato pochi giorni fa dal Carlino. Sono tanti i temi sviluppati durante la conferenza stampa di ieri mattina che verteva sul tema caldissimo della piscina chiusa ormai da mesi e con la soluzione-ponte del pallone pressostatico che verrà completata a giorni.

"Avremmo potuto anche anticipare l’apertura intorno al 20 dicembre, ma di concerto con il gestore e con l’associazione Swim abbiamo pensato che la soluzione migliore fosse quella di riavviare l’attività all’inizio del nuovo anno". Queste le parole con cui il sindaco Fausto Tinti, seduto al tavolo con rappresentanti di Swim, Sogese e con gli interni Barbara Emiliani e Mauro Lorrai (rispettivamente dirigente dell’area servizi amministrativi e responsabile del servizio delle opere pubbliche), ha spiegato presente e futuro della piscina castellana, partendo però dal recente, tumultuoso passato, affrontato assieme all’ingegnere Lorrai.

"Le perizie hanno certificato – ha aggiunto – che ci sarebbero potuti essere rischi per chi avrebbe frequentato la piscina, che i tiranti, in buona parte arrugginiti, non avevano più la tenuta sufficiente per garantire la piena sicurezza. Per di più, come il ponte Morandi questa tipologia di struttura avrebbe potuto cedere senza dare alcun preavviso. Non c’erano insomma altre strade se non la sospensione di tutte le attività".

Detto che ora, come dimostrano le foto mostrate dall’ingegnere Lorrai durante la conferenza, la struttura è stata puntellata, la soluzione ponte del pallone pressostatico a copertura della piscina scoperta per ripartire con le attività è quasi pronta, "ci sarà un tunnel di collegamento con la palestra, gli spogliatoi e con le due vasche piccole e un muro di cartongesso che permetterà di riscaldare interamente solo questi locali (tramite una bombola a gpl; ndr) che verranno utilizzati, senza sprechi", ha rivelato Lorrai.

Conti alla mano, la soluzione ponte avrà circa "650 mila euro di costo", ha spiegato Barbara Emiliani, "e non sarà – ha avvertito Tinti –, una soluzione definitiva. Nel 2023 dovremmo individuare area e finanziamenti per la nuova piscina, accelerando un progetto che sarebbe stato posticipato di qualche anno senza questa sopraggiunta problematica".

Ebbene, riguardo all’area il sindaco ha fatto capire che "lo sviluppo della città è a nord della via Emilia dove sorgeranno tre quartieri, potrebbe essere quella la soluzione migliore", mentre sull’attuale struttura "non può essere questa amministrazione a decidere, ma le idee vista l’appetibilità dell’area possono essere davvero tante".

Intanto dal 19 dicembre faranno gli straordinari alla Swim Castello ("riapriremo le iscrizioni e saremo in ufficio a raccoglierle", ha detto la presidente Michela Gialone), mentre per Sogese la soluzione ponte del pallone, acquistato dal comune e che poi tra 3-4 anni andrà a coprire la pista polivalente di Poggio Grande, "ci permetterà di ripartire. In questi anni le difficoltà sono state tante, anche questa sfida sapremo affrontarla", la chiosa finale del responsabile dell’impianto per Sogese Nicholas Gozzi.

Claudio Bolognesi