La ricetta di Montanari: "Hotel pronti a investire, ma servono certezze"

Il presidente di If: "Fondamentale la valorizzazione del circuito"

La ricetta di Montanari: "Hotel pronti a investire, ma servono certezze"

La ricetta di Montanari: "Hotel pronti a investire, ma servono certezze"

"La doppietta della Ferrari in Australia? Un regalo notevole, un po’ come quando Valentino vinceva nelle moto...". Gianfranco Montanari, albergatore e presidente della società di promozione turistica Imola Faenza, ne ha viste abbastanza per avere ben chiaro come il ritrovato entusiasmo attorno alla scuderia del Cavallino possa spingere gli arrivi in città per il Gran premio di Formula 1 del 17-19 maggio.

"Indubbiamente le aspettative sono buone, è ovvio che questa è la ciliegina sulla torta – ragiona Montanari –. Un ottimo riscontro in termini di pubblico è quello che serve per un territorio che già beneficia di una ricaduta straordinaria dall’evento e dall’arrivo degli addetti ai lavori. Il sistema dovrà rispondere bene per far vedere che a Imola la Formula 1 è apprezzata. Fare buoni numeri potrebbe aiutare anche nella trattativa per la conferma del Gran premio, anche se poi ci sono dinamiche superiori...".

I dati oggi nelle mani di Aci e Formula Imola sono incoraggianti: a fronte di una capienza dell’Autodromo destinata a salire a 92mila posti giornalieri, grazie all’installazione delle tribune provvisorie, a quasi due mesi dal Gran premio sono già stati venduti il 60% dei biglietti disponibili per il fine settimana. Una percentuale che, per quanto riguarda la sola domenica, cresce al 73%. Tradotto: quasi 70mila spettatori hanno già prenotato il loro posto, con Tosa e Rivazza sold-out (al netto di eventuali nuove disponibilità di tagliandi) nei prati e sulle tribune nel giorno della gara.

"I dati sono molto buoni e creano i presupposti giusti per raggiungere un ottimo risultato in termini di presenze – osserva Montanari –. La gente acquista il biglietto spinta dall’emozione e dalla passione, ecco perché una Ferrari tornata protagonista sicuramente aiuta".

I tifosi però si lamentano dei costi troppo alti della trasferta: i prezzi per i pernottamenti (lievitati come al solito in queste circostanze), abbinati ai rincari su biglietti e cibo, rischiano di scoraggiare tanti appassionati. Lo ha detto in questi giorni, senza voler entrare in polemica con il sistema ricettivo cittadino, anche il presidente di Formula Imola, Gian Carlo Minardi.

"Il problema c’è", ammette Montanari, che però al pari dei suoi colleghi non si sente chiamato in causa: "Anche a Imola si trovano ormai decine di appartamenti che, tolti dal mercato dell’affitto di lungo periodo, offrono camere a prezzi molto alti solo durante i due o tre eventi principali del circuito. Fino a qualche anno fa – ricorda il presidente di IF – erano 70 o 80, oggi saranno più del doppio. È come avere due alberghi in più in città. Parliamo però di un tema nazionale, e forse anche più ampio".

Quanto all’altra grande questione che caratterizza il dibattito sul sistema ricettivo locale, vale a dire l’ammodernamento delle strutture alberghiere, molto dipenderà anche dal futuro dell’Autodromo. "È vero, negli ultimi due o tre anni si è lavorato di più – riconosce Montanari –. Ma programmare un investimento vuol dire guardare ai prossimi quindici anni, e non sapere se ci sarà la Formula 1 già nel 2026 è penalizzante. Ecco perché, al di là del Gp, credo che il Con.Ami faccia bene a continuare a investire sul circuito. Costruire un grande spazio chiuso come quello di cui si parla, sopra la terrazza box, vuol dire creare un contenitore di eventi che al momento non esiste nel raggio di diversi chilometri. E vorrebbe dire – conclude il presidente di IF – dare la definitiva polifunzionalità all’impianto. C’è una grande voglia di Autodromo e le richieste di organizzare iniziative in quello spazio sono già oggi notevolissime".