Imola, al commissariato di Polizia arriva la nuova lampada contro il crimine

Grazie al dono della Sfida del Cuore, ora è in dotazione il crimescope. Rileva le tracce biologiche

La presentazione del crimescope al commissariato di Polizia

La presentazione del crimescope al commissariato di Polizia

Imola, 14 marzo 2018 – Tecnicamente si chiama illuminante forense, detto anche crimescope. Si tratta di una lampada ad alta intensità con lunghezza d’onda variabile, uno strumento che, grazie a una sorgente luminosa e sfruttando il diverso assorbimento della luce, permette di distinguere tracce biologiche lasciate su una scena di un crimine: sangue, sperma, sudore, saliva, impronte. L’attrezzatura è stata donata dalla Sfida del Cuore al reparto scientifico del commissariato imolese, grazie ai proventi del 2017 raccolti dall’ormai nota iniziativa che si svolge ogni anno in autodromo.

«Con questa apparecchiatura siamo in grado di recarci sul luogo di un reato e cercare tracce biologiche che possono fare risalire ai colpevoli – dichiara il primo dirigente del commissariato di via Mazzini, Michele Pascarella -. Tale attrezzatura è per noi fondamentale al fine di migliorare la qualità della nostra attività».

In realtà, lo strumento, del valore di 4.500 euro circa, sarebbe dovuto arrivare direttamente dalla Questura di Bologna, ma la Sfida del Cuore ha anticipato i tempi, così ora un altro commissariato che ne ha bisogno riceverà un illuminante forense. Grazie a cui la polizia ha un’arma in più per contrastare i reati sul territorio. Il crimescope, in virtù di potenze luminose e grazie all’utilizzo di diversi filtri e occhiali appositi, consente di esaltare tracce biologiche, preventivamente trattate chimicamente, che non sarebbe possibile notare.

«Mentre la luce bianca – prosegue Pascarella – permette di ricercare genericamente delle tracce, la frequenza ultravioletta ci dà la possibilità di rilevare tracce biologiche latenti che il corpo umano può lasciare sulla scena di un crimine». Detto in altre parole, «il nostro compito è trovare le tracce e repertarle, poi spetterà al laboratorio analizzare di cosa si tratta – continua il dirigente -. Inoltre, nell’ottica dell’entrata in funzione della banca dati del Dna, questo strumento diventerà ancora più efficace». E soprattutto, le eventuali tracce rilevate grazie all’illuminante forense avranno valenza giudiziaria, in quanto ciò che viene repertato diventa giuridicamente utilizzabile.

Esprime soddisfazione Deanna Zaccherini, tra gli organizzatori della Sfida del Cuore. «Siamo molto fieri e orgogliosi di questa donazione che è per la polizia di Imola, ma anche per tutta la città – riconosce -. Consegnare uno strumento in più per combattere la delinquenza è molto importante, anche perché non bisogna essere schiavi della paura bensì combattere la criminalità. E da oggi possiamo dire che i topi d’appartamento dovranno sentirsi un po’ meno sicuri quando agiscono».