L’Ausl: "La quarta dose è fondamentale"

Il direttore generale Rossi: "L’andamento della campagna vaccinale ora è lento. Anziani e pazienti fragili devono fare il richiamo"

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Andrea Rossi, medico epidemiologo e direttore generale dell’Ausl di Imola, non si stancherà di ripetere che i vaccini anti-Covid sono estremamente importanti e che non bisogna sottovalutare il ruolo della quarta dose: fondamentale per attenuare al massimo i rischi di contrarre il Covid e per abbassare il rischio mortalità soprattutto nei grandi anziani e nei pazienti fragili.

"Il prezzo più alto, in questa situazione (di circolazione del virus, ndr) , lo stanno pagando gli anziani e le persone affette da malattie croniche importanti – scrive Rossi in una lettera aperta indirizzata a tutta la popolazione – Se si guardano i numeri di queste settimane, si può notare come siano soprattutto gli anziani e i fragili ad essere ricoverati per Covid e ad essere inclusi nelle statistiche di mortalità per Sars-CoV-2; da questo punto di vista, il rischio di malattia grave è distribuito in modo molto diseguale nella popolazione. La vaccinazione è stata ed è l’unico vero argine al dilagare della pandemia nel mondo".

"Purtroppo però – aggiunge il dg – la protezione conferita dal vaccino non dura per sempre; è così anche per la protezione derivante dalla guarigione naturale dalla malattia, come dimostrato dai frequenti casi di soggetti che si riammalano a distanza di tempo (sono oggi circa il 7% del totale degli infetti). Per tutti questi motivi è importante effettuare i richiami del vaccino Covid1 quando indicato, per tutti ed in particolare negli anziani e nei soggetti fragili. In queste ultime categorie di popolazione la protezione vaccinale dura ancora meno che nella restante popolazione, perché il loro sistema immunitario è meno efficiente e produce risposte più deboli.I vantaggi del sottoporsi ai richiami superano abbondantemente i rischi derivanti da non effettuarli: si riduce in questo modo di molto (fino ad otto volte) la comparsa di malattia CoviD grave".

"Oggi il Covid continua a colpire in modo pesante anziani e fragili – aggiunge Rossi – i bollettini giornalieri continuano a registrare nel nostro Paese diverse decine di decessi e la presenza di alcune centinaia di ricoveri in terapia intensiva. È vero che sono allo studio nuovi vaccini, più aggiornati con le varianti attualmente circolanti, che potrebbero essere ancor più affidabili di quelli attuali; ma questa disponibilità è attesa non prima del prossimo autunno, quando saranno completati gli studi di efficacia e di sicurezza. Fare aspettare ad un anziano o ad un fragile tutto questo tempo, prima di fare i richiami lo espone inutilmente ad un rischio significativo per la salute".

Infine, nel consueto report di sintesi settimanale sull’andamento della pandemia, Rossi evidenzia la "progressione terze dosi: completati 89.374 cicli, con ulteriori 262 utenti prenotati; ad oggi ne mancano all’appello circa 2.600 (terze dosi a più di 120 giorni dalle seconde). Progressione quarte dosi: domanda molto contenuta (3.619 somministrazioni, 621 prenotazioni; target circa 14.000 assistiti)". In altre parole, si va piano. In ultimo, gli over 50 non vaccinati sono circa 2.700.