Imola, tornano i lupi alla Fattoria Romagnola. Ariete sbranato, spariti due agnellini

I predatori sono riusciti a penetrare nell’area del pascolo di via Lola attraverso la recinzione. A settembre 2017 un’altra incursione: furono uccisi e mangiati cinque animali

Andrea Gentilini: con la famiglia manda avanti l’azienda agricola e fattoria didattica in via Lola

Andrea Gentilini: con la famiglia manda avanti l’azienda agricola e fattoria didattica in via Lola

Imola, 6 giugno 2018–Nel giro di otto mesi, la Fattoria Romagnola di via Lola ha ricevuto due visite, sempre molto sgradite, dei lupi. A fine settembre 2017 furono uccise e mangiate quattro pecore e un ariete. Ieri mattina il titolare Andrea Gentilini ha trovato i resti di un altro ariete e ha constatato la scomparsa di due agnellini, nati una quindicina di giorni fa.

«Sono andato nell’allevamento verso le 7, e ho trovato le pecore impaurite e tutte ammucchiate in un angolo – racconta l’imprenditore, che con la famiglia manda avanti l’azienda che è anche fattoria didattica e agriturismo – Poco lontana c’era la carcassa dell’ariete. Ho fatto un calcolo e visto che non c’erano più due agnellini. A mio avviso non può essere stato un solo lupo a far tutto questo», sottolinea. L’ariete – un animale di 130-140 chilogrammi, di appena 3 anni e mezzo e nel pieno delle sue forze –, è stato azzannato alla gola, e poi svuotato di tutti gli organi interni. E’ un tipico comportamento del lupo.

«Ho poi chiamato i veterinari dell’Ausl – prosegue Gentilini – che hanno verbalizzato e attestato che si è trattato dell’aggressione di un lupo». E’ possibile, osserva Gentilini, che l’ariete abbia affrontato i predatori, forte anche della propria stazza, ma ha dovuto presto soccombere. Gli agnellini sono stati portati via («sono sicuro che ne mancano due, perché tutti gli animali sono marchiati», annota l’imprenditore); del resto, non deve essere stata una grande fatica, dal momento che pesano forse 7-8 chilogrammi l’uno.

Ma come sono entrati nell’allevamento? «Non lo abbiamo ancora capito – dice Gentilini – Abbiamo una cinquantina di animali tra pecore e agnelli, e pascolano all’aperto in un’area di circa due ettari completamente recintata. Anzi, dopo l’aggressione di fine settembre, in diversi punti abbiamo raddoppiato la rete, che è alta un metro e dieci, con filo spinato sotto e sopra. Sappiamo che gli istrici riescono a passare, ed è possibile che i lupi abbiano approfittato di un eventuale buco che stiamo cercando».

«Quello che mi stupisce – riprende Gentilini – è che noi siamo a 4 chilometri dalla via Emilia, a sei da Imola e questi animali, i lupi, dimostrano di non avere paura ad avvicinarsi, anzi, si fanno avanti. D’altra parte sono capaci di percorrere in una notte distanze enormi».

Capitolo indennizzi. «Da ottobre, nonostante la domanda regolarmente inviata, non ho visto nulla. Un ariete vale circa 600-700 euro, ma il punto è che è un investimento: occorre un anno e mezzo perché maturi. Le pecore rappresentano un reddito marginale rispetto al resto, ma tenere gli animali al pascolo significa assicurare sapore alla carne e ai piatti, con prodotti che siano più vicini possibile a quelli di animali che vivono in natura».