Montecatone, la visita di Izzo: "E' giusto puntare sulla ricerca"

Il commissario prefettizio in visita all’istituto di riabilitazione. "Ci sono le competenze e le potenzialità numeriche per farlo"

Il dg di Montecatone Mario Tubertini e il commissario Nicola Izzo

Il dg di Montecatone Mario Tubertini e il commissario Nicola Izzo

Montecatone, 11 gennaio 2020 - Piace al commissario del Comune, Nicola Izzo, l’orientamento strategico che si è dato Montecatone. Secondo Izzo, in visita l’altro giorno all’Istituto di riabilitazione sulle colline imolesi, in una Spa partecipata al 99,44% dall’Ausl e per la restante quota dall’ente di piazza Matteotti la strada di migliore caratterizzazione perseguibile passa proprio attraverso la realizzazione di programmi di ricerca di respiro internazionale realizzabili. E questo perché "l’Istituto ha competenze e potenzialità numeriche per farlo", sottolinea il commissario.

Rizzo è stato ricevuto a Montecatone dal direttore generale dell’Istituto, Mario Tubertini, e da Marco Gasparri, componente del Consiglio di  Amministrazione e presidente della Fondazione Montecatone Onlus. Presente all’incontro anche il direttore sanitario della struttura, Virna Valmori. In particolare , Tubertini ha posto l’accento sulle attività di ricerca in itinere (tredici progetti), sulle molteplici collaborazioni in ambito nazionale e su aspetti non direttamente legati alla sfera terapeutico-assistenziale ma altrettanto importanti ed apprezzati, come ‘La Scuola in ospedale’, attiva a Montecatone dal 2004 grazie alle collaborazioni con l’istituto superiore Scappi di Castel San Pietro Terme e l’istituto comprensivo 6 di Imola.

«Le traiettorie di sviluppo dell’Istituto – ha spiegato Tubertini – si basano anche sulla costante valorizzazione delle quote di investimento destinate alla ricerca le cui ricadute potranno positivamente impattare sulla comunità locale. A Montecatone – ha ricordato infatti il direttore generale – ci occupiamo anche di biomeccanica, dettaglio tecnologico che si interseca perfettamente con competenze distintive di un’area che comprende il triangolo Modena, Imola e Bologna".

Se già oggi, quindi, l’istituto di Montecatone restituisce al territorio, in termini di servizi e forniture acquisite, circa 10 milioni di euro, è lecito pensare che i numeri possano essere destinati a crescere. Dal canto suo, il commissario, come già accennato, ha convenuto sull’orientamento strategico che si è data la partecipata. "Idee e progetti per crescere, che è pratica normale a questo punto della nostra storia – ha aggiunto invece Gasparri – ne abbiamo. E la piattaforma triennale di sviluppo che il Consiglio di amministrazione ha approvato si muove in questa direzione. Fare tutto restando in questa sorta di limbo tra pubblico e privato, quindi col solo proprio bilancio, però, non lo è".

Tra gli ultimi atti, in ordine di tempo, siglati dagli azionisti di Montecatone, la nomina del Comitato tenico scientifico della struttura. Ne fanno parte 5 personalità scientifiche esperte nel campo dello studio e della assistenza nell’area della riabilitazione, con particolare riguardo alle mielolesioni e gravi cerebrolesioni e patologie correlate.