Imola, muore al Pronto soccorso. Nessuna negligenza

Il caso del Santa Maria della Scaletta

Infermiera in ospedale

Infermiera in ospedale

Imola, 13 novembre 2019 - "Da una prima analisi sembra che i sanitari abbiano operato nel pieno rispetto dei protocolli operativi". E’ la posizione dell’Ausl in merito alla vicenda della donna di 57 anni deceduta il primo novembre in seguito a un arresto cardiaco sopraggiunto all’ospedale Santa Maria della Scaletta, dove si era recata per un malore. La 57enne, durante la permanenza in pronto soccorso si sarebbe recata in bagno, e qui è stata colta da arresto cardiocircolatorio.

"La signora è giunta in pronto soccorso autonomamente alle 8.25, ed è stata valutata al triage alle 8.30, con assegnazione di un codice verde – spiega in una nota l’azienda sanitaria –. E’ quindi stata visitata dal medico alle 9.13, cioè 48 minuti dopo il suo arrivo e non 100 come sostiene il legale di parte. Nel corso della presa in carico ha avuto la necessità di recarsi alla toilette, dove è stata colta da arresto cardiocircolatorio. L’intervento immediato dei sanitari e le procedure di rianimazione non hanno purtroppo potuto evitare il decesso". 

Secondo la ricostruzione dei familiari e del legale, l’avvocato Maria Beatrice Berti, la donna avrebbe invece atteso per oltre un’ora la visita; tra l’altro la paziente nel corso della settimana precedente si era recata in pronto soccorso altre due volte. «I precenti accessi – precisano dall’Ausl – si erano registrati per cause diverse da quelle che hanno portato al decesso». L’azienda sanitaria ha espresso cordoglio ai familiari sottolineando la «piena volontà di fare luce» su quanto accaduto. 

Sull’episodio è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega Daniele Marchetti, denunciando un sistema che «lungi da quel livello d’eccellenza che va millantando» presenta «criticità» legate a «mancanza di personale che genera sovraccarichi di lavoro». Intanto, in seguito alla denuncia, i carabinieri hanno trasmesso il fascicolo in procura, che potrebbe disporre ulteriori accertamenti.