Panieri: "Pronti ad accogliere più profughi"

Il sindaco in Aula fa il punto sull’emergenza bellica: "La disponibilità di 50 posti può essere aumentata facendo ricorso agli hotel"

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di Enrico Agnessi

"Abbiamo dato una prima disponibilità di cinquanta posti, ma in realtà si possono incrementare utilizzando alberghi, Covid hotel, strutture ricettive o abbandonate. Devono solo essere verificate dal punto di vista socio-sanitario e dell’accessibilità, in modo tale da poterle utilizzare". Il sindaco Marco Panieri, facendo il punto sull’emergenza Ucraina all’inizio della seduta del Consiglio comunale di ieri, apre alla possibilità di accogliere un numero maggiore di profughi, tra città e circondario, rispetto a quello preventivato solo a inizio settimana.

"Questa è una terra solidale che è pronta a fare la propria parte", ribadisce in Aula il primo cittadino, sull’onda delle notizie sempre più drammatiche che arrivano dall’Est Europa. "La comunità ucraina in città conta 461 persone residenti, oltre a quelle che lavorano e supportano le famiglie del territorio – ricorda il sindaco Panieri –. A loro va la nostra vicinanza. Ci sono la necessità e il dovere di ritornare alla pace e di abbandonare questo conflitto, condannando la guerra in ogni sua forma ed espressione".

Tra i punti affrontati dal primo cittadino nel suo intervento in Consiglio comunale, anche quello delle donazioni di beni e denaro da destinare all’Ucraina. "So che i cittadini si stanno mobilitando spontaneamente cercando di inviare aiuti, ma al tavolo della Prefettura che si è svolto nei giorni scorsi a Bologna è stato ribadito di non organizzare raccolte materiali in questa fase – spiega il sindaco Panieri – perché ora è difficile, per via delle frontiere di fatto chiuse, portare lì gli aiuti. A meno che non ci siano canali diretti, è meglio rivolgere le donazioni ai conti correnti di Protezione civile, Croce rossa e Caritas. E anche per quanto riguarda i farmaci, bisogna attenersi alle liste dell’Ucraina. Per questo ci vuole un coordinamento con le istituzioni".

Tornando invece all’accoglienza, il primo cittadino fa sapere come già diverse famiglie si siano fatte avanti per ospitare profughi direttamente nelle loro case. "Chi lo fa deve però comunicare gli arrivi in Questura", è la raccomandazione del sindaco Panieri, che annuncia infine un impegno specifico anche per bambini e ragazzi (italiani, ucraini e russi) assieme al suo vice, Fabrizio Castellari. "Il Comune è pronto, laddove necessario, ad attivare un intervento di supporto – conclude il primo cittadino – attraverso un servizio dedicato in ambito scolastico per mettere a disposizione percorsi di ascolto e confronto direttamente nelle classi".