Pienone in vista per il Gran Premio: "Gara, venduto il 72% dei biglietti"

Gian Carlo Minardi: "Ora ci auguriamo più presenze anche per le giornate di venerdì e sabato"

La doppietta della Ferrari, che domenica scorsa ha colorato di rosso l’alba degli italiani, ha riportato entusiasmo tra gli appassionati della scuderia del Cavallino rampante. Per capire se l’effetto Australia spingerà la prevendita dei biglietti per il Gran premio di Imola, bisognerà però aspettare ancora qualche giorno. E in particolare, attendere il report che verrà stilato alla fine di questa settimana da Aci, responsabile della vendita dei biglietti per il weekend del 17-19 maggio. Al momento, a fronte di una capienza giornaliera dell’Autodromo che salirà a 92mila posti grazie all’installazione delle tribune provvisorie, la percentuale di tagliandi venduti per l’intero fine settimana si attesta attorno al 60% (fonte Aci). Per la sola gara di domenica, il presidente di Formula Imola, Gian Carlo Minardi, alza invece l’asticella "al 72-73%" del totale.

A conti fatti, a poco meno di due mesi dal Gran premio quasi 70mila tifosi hanno già prenotato il loro posto all’Enzo e Dino Ferrari. Al netto di eventuali nuove disponibilità, a oggi sul portale Ticketone risultano infatti esauriti (sempre per la sola gara della domenica, mentre ci sono ancora tanti posti liberi per le prove libere del venerdì e per le qualifiche del sabato) i biglietti per la Tosa e per la Rivazza (sia prati che tribune).

L’auspicio è quello di bissare i numeri del 2023, quando a pochi giorni dall’accensione del semaforo verde erano stati venduti 160mila tagliandi e, prima che l’alluvione cancellasse tutto, si contava di chiudere a quota 180mila spettatori nel weekend.

"Il report della scorsa settimana è stato abbastanza positivo – riferiva ieri mattina Minardi –. Ci auguriamo di avere presto più presenze nelle giornate di venerdì e sabato, ma per la domenica siamo tra il 72 e il 73% del totale. E cioè a quasi 70mila spettatori. Più di qualcuno si lamenta dei costi della trasferta, compresi quelli degli alloggi, ma non è il momento delle polemiche". L’inaspettato trionfo di Carlos Sainz, abbinato al secondo posto di Charles Leclerc, ha infatti riportato il sorriso sul volto del popolo ferrarista, che da quando la Formula 1 è tornata in riva al Santerno, nel 2020, non ha ancora potuto assistere a un successo della Rossa sul circuito intitolato al Drake e a suo figlio Dino.

"Io domenica mattina ho gioito due volte: per la Ferrari e per Imola – racconta Minardi –. Naturalmente la Red Bull resta davanti, ma almeno ora non c’è più quello scetticismo di qualche settimana fa".

Al presidente di Formula Imola, che Comune e Con.Ami cercheranno in ogni modo di convincere a restare al timone della società di gestione anche dopo l’ormai imminente scadenza contrattuale (legata all’approvazione del bilancio 2023 il prossimo giugno), l’ingrato compito di commentare le parole del presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, che parlando proprio del successo della Ferrari in Australia si è detto al lavoro per "mantenere l’Italia nel calendario iridato dopo il 2025", evidenziando tuttavia solo i lavori in corso a Monza.

"Imola scaricata? Ma no… Sticchi Damiani sta lavorando per confermare entrambi i Gran premi – assicura Minardi –. E poi non dipende tutto da Aci…".

Molto dipenderà infatti anche dalla politica, e in particolare dal Governo nazionale, che dà mandato ad Aci di trattare con la Formula 1. Di sicuro, da parte delle istituzioni locali non c’è (almeno per il momento) alcuna voglia di mettere in discussione un rapporto, quello con l’Automobile club, ricucito dopo anni di contrasti. Non a caso, in questi giorni il sindaco Marco Panieri si è limitato a dare appuntamento a Imola ai fan della Rossa il 17-19 maggio: "Vi aspettiamo tutti a Imola per continuare a tifare il Cavallino Rampante insieme! - ha scritto domenica sui social il primo cittadino –. Siete pronti a riempire la Rivazza?!?".