Pilota arrestato a Imola, l'accusa: "Ziemian artefice di una truffa milionaria"

Era inseguito da un mandato di cattura emesso da un tribunale della Corea del Sud. Avrebbe raggirato 950 investitori. Ma la difesa non ci sta: "Accuse non vere, già fatto ricorso"

Imola, 29 ottobre 2022 - Dai fasti dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari alle camere di detenzione della Dozza il passo è stato breve. E pensare che Roman Ziemian si era anche piazzato al primo posto, venerdì, alla Coppa Shell del Ferrari Challenge. Ma il quarantanovenne polacco, pilota per passione, imprenditore per professione, si è goduto poco il successo in pista. Perché, rubando le parole di De Gregori, "ogni uomo ha un vizio, che lo farà cadere" e i bravi finanzieri imolesi, che sono arrivati ad arrestarlo a fine gara, lo sapevano bene.

Il mandato di arresto internazionale è stato eseguito dalla Guardia di Finanza
Il mandato di arresto internazionale è stato eseguito dalla Guardia di Finanza

Ziemian aveva infatti a carico un mandato di arresto internazionale, emesso dal tribunale del distretto centrale di Seoul, in Corea del Sud, e diramato dall’Interpol, per truffa aggravata, riciclaggio e associazione criminale ad alta tecnologia. Esito - secondo l'accusa - di una truffa milionaria, uno ‘schema Ponzi’, per gli inquirenti, il pilota polacco avrebbe sviluppato in concorso con altri complici: in sostanza, avrebbe frodato 950 investitori, per 2 miliardi di won (pari a circa 16 milioni e mezzo di dollari) vendendo loro dei pacchetti pubblicitari su internet come investimento, invitandoli ad allargare, sempre di più, la platea di abbonati alla piattaforma ‘Futurenet’ con la promessa di guadagnare di più.

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Spettacolo alla curva Gresini (Isolapress)
Spettacolo alla curva Gresini (Isolapress)

I militari della Guardia di Finanza hanno raggiunto un festante Ziemian, alla sua quarta vittoria stagionale, ancora con l’adrenalina della pista, appena sceso dal primo gradino del podio. E l’hanno invitato, ancora con la tuta addosso, a salire nell’auto di servizio per raggiungere la casa circondariale Rocco D’Amato, come disposto dal procuratore di turno. Ora si dovrà valutare se procedere con l’estradizione. Molti appassionati di motori si chiedevano perché, dopo la vittoria della Coppa Shell, Ziemian ieri non si fosse presentato in pista, malgrado fosse in lotta per il secondo posto nella classifica generale. Adesso questo interrogativo ha una risposta: un impedimento di forza maggiore lo ha trattenuto dietro le sbarre.

La difesa non ci sta

Ma la difesa non ci sta e respinge le accuse. "FutureNet non è uno schema Ponzi – spiega Tomasz Nowakowski, avvocato polacco di Roman Ziemian –. Il presidente dell’'Ufficio per la Concorrenza e la protezione dei consumatori' ha emesso una decisione in cui ha riconosciuto solo una piccola parte del sistema del modello di business, su cui si basavano le operazioni di FutureNet, come uno schema promozionale di tipo piramidale. Tale decisione è stata impugnata dinanzi al Tribunale Distrettuale di Varsavia - Tribunale per la Concorrenza e la Tutela dei Consumatori. La sentenza del Tribunale per la Concorrenza e la Tutela dei Consumatori – conclude l’avvocato – in questo caso non è definitiva".