ENRICO AGNESSI
Cronaca

Piscine e sicurezza, Ausl in campo: "Rispetto degli standard igienici . E sorvegliare sempre i bambini"

L’azienda sanitaria è impegnata in ispezioni e analisi per tutelare utenti e cittadini, ecco le linee guida

L’azienda sanitaria è impegnata in ispezioni e analisi per tutelare utenti e cittadini, ecco le linee guida

L’azienda sanitaria è impegnata in ispezioni e analisi per tutelare utenti e cittadini, ecco le linee guida

Un tuffo in piscina è il simbolo dell’estate: sollievo dal caldo, gioco e relax. Ma dietro ogni momento di svago c’è un sistema attento e scrupoloso che lavora per garantire che l’acqua sia pulita, gli ambienti sicuri e il divertimento non si trasformi in pericolo. L’Ausl è in prima linea nel controllo delle strutture, con ispezioni e analisi che mirano a tutelare la salute dei cittadini, soprattutto dei più piccoli.

"La sicurezza degli utenti è la nostra priorità – spiega Carolina Ianuale, responsabile dell’unità operativa Igiene e Sanità pubblica dell’Azienda sanitaria imolese –. Le piscine devono rispettare rigorosi standard igienico-sanitari, e il nostro compito è verificare che ogni impianto sia conforme alle normative. I controlli non si limitano alla qualità dell’acqua, ma riguardano anche la pulizia degli ambienti, dagli spogliatoi alle docce, per prevenire la diffusione di infezioni cutanee e altre problematiche".

Ogni gestore è obbligato a redigere e applicare un Piano di autocontrollo, ma la vigilanza attiva dell’Ausl è imprescindibile. "Le verifiche includono campionamenti dell’acqua e controlli sulle procedure di sanificazione – continua Ianuale –. Nel 2024, per esempio, sono state ispezionate 20 strutture: in sei casi sono state emesse proposte di ordinanza con richieste di adeguamento e in un caso è stata richiesta la sospensione dell’attività. Manteniamo un livello di attenzione elevato, perché la sicurezza non è mai un aspetto da sottovalutare".

L’Ausl sottolinea poi l’importanza della vigilanza stretta dei più piccoli. "Proprio perché il bambino è inesperto, non comprende i pericoli ed è spinto dalla curiosità e dalla voglia di esplorare – avverte Ianuale – è importante vigilare attentamente la sua attività in prossimità di specchi d’acqua o vasche, piscine gonfiabili, persino grosse pozzanghere. Il bambino può annegare anche in pochi centimetri d’acqua e sono sufficienti pochissimi minuti per provocare seri danni: un bebè che inciampi in acqua affoga in meno di 30 secondi".

L’importanza della prevenzione è stata tragicamente evidenziata lo scorso anno, quando una bambina di cinque anni è annegata nella piscina del Molino Rosso. "Un episodio che ha dimostrato quanto il controllo debba essere costante con una vigilanza sempre attenta – osserva Ianuale –. Affinché tragedie simili non si ripetano, è fondamentale che tutti, dai gestori agli utenti, collaborino nel rispetto delle norme e delle buone pratiche di sicurezza".

Quali sono quindi le precauzioni fondamentali? "Non lasciare mai solo un bambino nei pressi di uno specchio d’acqua – avverte la responsabile dell’unità operativa Igiene e Sanità pubblica dell’Azienda sanitaria imolese –. È necessario mantenere un contatto visivo e uditivo costante, e con i bambini fino a cinque anni è indispensabile la presenza fisica in acqua di un adulto. Le piscine devono essere recintate e coperte quando inutilizzate, e i giocattoli vanno rimossi per non attrarre i più piccoli. Meglio ancora svuotarle, se di piccole dimensioni. Anche se il bambino sa nuotare, è bene usare galleggianti o braccioli fino agli otto anni".