"Ponte di viale Dante, nuovo look in 4 anni"

L’assessore Raffini: "Inviato alla Soprintendenza il progetto per la sostituzione della balaustra. Consolidamento di tutta l’opera entro fine mandato"

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di Gabriele Tassi

C’è un tratto di rete arancione che ancora rompe la continuità delle sponde, sul ponte di viale Dante. Rimpiazza quei circa quattro metri di balaustra abbattuti ormai un mese fa da un trattore in manovra, e piombati improvvisamente sulla pista ciclabile sottostante, fracassandosi al suolo. In pratica una tragedia sfiorata, se fosse passato qualcuno. Quei quintali di cemento ancora aspettano di essere ripristinati, ma il Comune ha già avviato l’iter per i lavori: "Area Blu ha redatto un progetto per il ripristino della balaustra che ora attende l’approvazione sui tavoli della Soprintendenza", spiega l’assessore ai Lavori pubblici e al Centro storico, Pierangelo Raffini. Ci vorranno probabilmente dai 60 ai novanta giorni, ma nel frattempo sarebbe già stato "individuato un fornitore adeguato – prosegue l’assessore –, ovvero la stessa ditta che ancora conserva gli stampi originali utilizzati per la costruzione del manufatto subito dopo la guerra". Mancherebbero quindi solamente le formalità per riavere il ponte di viale Dante come era prima, almeno esteticamente. Già, perché trattandosi di incidente, il danno dovrebbe essere completamente coperto dall’assicurazione.

Solo l’inizio di un più corposo intervento di consolidamento (già annunciato su queste pagine proprio il giorno del fatto di cronaca) che, secondo le stime dell’assessore Raffini "ha l’obiettivo di risistemare la passerella sul Santerno che collega Autodromo e città entro fine mandato", ovvero almeno entro quattro anni. E i segni del tempo sul ponte – seppure come confermato dal Municipio "non presenti problemi di staticità", si fanno vedere, soprattutto per chi passeggia o va in bici sul lungofiume: a cominciare dalla caduta di calcinacci. Basta passare nei sentieri sotto il ponte per vederne a terra una grossa quantità, un po’ di tutte le dimensioni: doveroso anche dire che Area Blu ha già installato, dove vi è un maggiore passaggio di ‘camminatori’, delle reti di contenimento pensate per contenere la caduta dei frammenti.

C’è inoltre una campata chiusa da una recinzione arancione e segnalata da cartelli e una serie di lavori che aspettano, per i quali, a suo tempo, il commissario prefettizio Izzo aveva fatto richiesta di circa un milione di euro (990mila) inserite in questo 2021 nel piano delle opere pubbliche. Fondi che ora il Comune spera di ricevere per appunto terminare il consolidamento dell’opera.

"Quest’anno, come Comune – spiega Raffini – abbiamo destinato 65mila euro ad Area Blu per uno studio sui lavori da eseguire sul punte. Il nostro obiettivo? Rimane quello di intercettare quegli oltre novecentomila euro di fondi richiesti dal commissario Izzo dopo il crollo del ponte Morandi entro il 2023. Se non dovessero arrivare però resta comunque obiettivo primario di questa Giunta terminare i lavori (o almeno avviarli) da qui a fine mandato. Così da riconsegnare alla cittadinanza, in piena forma, un punto di collegamento fondamentale tra città autodromo e un pezzo della sua storia".