Raffica di truffe telefoniche ad anziani

I malviventi prendono di mira sempre gli anziani con la stessa storia: raccontano di un incidente a un figlio o un nipote e chiedono soldi

Imola, 19 aprile 2024 - È in corso un’ondata di tentativi di truffa telefonica ai danni di anziani. E i carabinieri lanciano l’allarme e invitano alla prudenza. Dal primo di aprile tra Imola, Castel San Pietro e Dozza la frequenza è stata praticamente quotidiana.

Raffica di truffe al telefono ad anziani
Raffica di truffe al telefono ad anziani

Nell’arco dei primi 11 giorni di aprile sono stati, infatti, ben 10 i tentativi di truffa telefonica ad anziani che sono stati denunciati (la possibilità è quindi che il numero sia sensibilimente più alto) e si conta anche una truffa, purtroppo riuscita, ad una coppia di anziani di Imola. I carabinieri della Compagnia di Imola lanciano un’allerta a tutta la popolazione, per sensibilizzare soprattutto le vittime preferite dai malintenzionati: gli anziani perché a volte in condizioni di particolare fragilità. Ma tutti in realtà possono esserne fatti bersaglio e anche cadere nel tranello. E, nel caso, non ci si deve vergognare di sporgere denuncia.

La tecnica di questi odiosi tentativi di truffa è sempre la medesima: al telefono fisso di casa, un uomo, ignoto, si presenta generalmente come ‘carabiniere’ e annuncia un accadimento grave (un incidente di un parente, sovente), chiedendo l’immediata riscossione di una somma in contanti, anche costituita da oggetti preziosi, per esempio in oro, in possesso delle vittime. L’interlocutore tiene la conversazione costantemente attiva, per evitare che la linea si interrompa e per continuare ad agitare le vittime, convincendole della tragedia che sarebbe avvenuta. I truffatori fanno leva sull’emozione e sulla paura e per questo è facile cadere nella loro trappola.

Nel giro di qualche decina di minuti, i truffatori fanno intervenire a casa un sedicente carabiniere che si fa consegnare tutti i soldi o i preziosi.

I dieci casi tentati, monitorati a posteriori dai Carabinieri, per i quali sono state presentate le denunce e per i quali sono in atto serrate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, non si sono compiuti soltanto per la prontezza delle vittime, che non hanno abboccato al raggiro. L’unico caso che si è purtroppo consumato si è verificato ai danni di una coppia di coniugi imolesi classe 1939 che, fattisi convincere dell’avvenuto (inesistente) incidente stradale accaduto figlia, hanno consegnato – per il ‘rilascio’ della stessa, asseritamente trattenuta in caserma – monili in oro per un valore di circa seimila euro a un soggetto presentatosi presso la loro abitazione, fingendosi carabiniere in borghese, mentre al telefono continuava a tenerli in linea un sedicente ‘maresciallo della stazione di Imola’ .

Ovviamente, non varrebbe nemmeno la pena specificarlo, l’Arma dei carabinieri non chiederà mai denaro, tantomeno gioielli o ogetti in oro. La stessa cosa vale per qualsiasi altro ente o forza dell’ordine: la stessa truffa viene purtroppo replicata da anni in varie forme (in un caso si presentavano tecnici che dovevano addirittura ’decontaminare’ il denaro o i gioielli).

L’Arma dei carabinieri ricorda alla popolazione che in casi di tentativi di truffa è necessario interrompere la comunicazione con i malviventi e contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112.