GABRIELE TASSI
Cronaca

Rio Rovigo, scalata la classifica Fai. E oggi tornano in azione i volontari. Arpat: "L’acqua non è peggiorata"

Oltre undicimila voti in due giorni e ventesimo posto in graduatoria. Nuove analisi da parte dei tecnici toscani

Oltre undicimila voti in due giorni e ventesimo posto in graduatoria. Nuove analisi da parte dei tecnici toscani

Oltre undicimila voti in due giorni e ventesimo posto in graduatoria. Nuove analisi da parte dei tecnici toscani

Notizie così buone non arrivavano da un po’. La prima è una missione compiuta. Il rio Rovigo mette a segno una clamorosa rimonta e si piazza primo luogo toscano del Fai, il fondo per l’ambiente italiano. C’è da aggiungere che da oggi una schiera di volontari potrà mettersi a pulire, mentre Arpat tranquillizza ancora sullo stato dell’acqua.

Tornando alla candidatura – arrivata in extremis per salvare il torrente dalle tonnellate di rifiuti riemerse dalla discarica fantasma di Palazzuolo sul Senio –, ha fatto registrare un risultato straordinario in appena 48 ore. Grazie a 11.093 voti, le acque del Rovigo si piazzano al 20esimo posto della classifica nazionale. "In poco più di due giorni abbiamo scalato qualcosa come 23mila posizioni e lo abbiamo fatto tutti insieme davvero, dal basso, attraverso una mobilitazione popolare senza precedenti", scrive Pascal Baracani, uno dei promotori della petizione. "Ringrazio Alessandro per questa impresa folle e per averla condivisa con me, e ringrazio tutte le persone che si sono spese, che hanno votato, ricondiviso a mezzo mondo (molti hanno votato anche dall’estero) – continua Pascal –. Grazie alle tante associazioni che hanno sostenuto facendo girare la petizione dimostrando l’attaccamento e il valore del Rovigo".

Superato il primo scoglio, ora i promotori stanno pensando di formare un comitato per accedere poi ai fondi previsti dal Fai: "Parteciperemo e proveremo a farci finanziare un progetto vincendolo", annuncia Pascal. Ma ora la priorità è un’altra: "C’è da pulire e da riportare tutto com’era prima". A partire già da stamani quando almeno trenta volontari sono attesi a Firenzuola con l’attivazione della colonna mobile della Protezione civile per ripulire il torrente dopo ordinanza ad hoc del Comune. L’appuntamento è alle 8.30 al magazzino comunale in via degli Alpini.

Nel frattempo un’altra nuova, anche questa di tenore rassicurante. La qualità delle acque del torrente Rovigo a Palazzuolo sul Senio (Firenze) non è peggiorata, almeno secondo i prelievi eseguiti il 26 marzo da Arpat, l’agenzia della Regione per la protezione dell’ambiente toscana.

"Sulle acque monitorate è stato eseguito un ampio set di analisi per determinare e quantificare parametri correlabili ai rifiuti finiti nel torrente in conseguenza della frana, a sua volta movimentata dalla pesante ondata di maltempo del 14-15 marzo" spiegano i tecnici.

In particolare, i rilievi a monte e a valle del torrente non hanno evidenziato "variazioni significative" lungo il corso d’acqua. I dati sono stati comparati inoltre con "i valori riscontrati nel punto di monitoraggio ordinario delle acque superficiali, a valle della confluenza del torrente Veccione, controllato ad aprile 2024". Secondo Arpat "i dati sono essenzialmente in linea". Dai risultati analitici, chiarisce ulteriormente l’agenzia regionale, "non emergono quindi impatti peggiorativi delle caratteristiche del torrente Rovigo nel passaggio tra monte e valle della frana". Al fine di ottenere ulteriori conferme il 7 aprile Arpat ha eseguito dei nuovi prelievi nei medesimi punti delle acque del Rovigo, le cui analisi sono ancora in corso.

red. cro.