REDAZIONE IMOLA

Rubano un trattore, arrestati poche ore dopo

La polizia ha sorpreso e bloccato due rumeni vicino al casello autostradale: avevano caricato il mezzo agricolo su un camion

di Zoe Pederzini

Rubano un trattore agricolo a Sesto Imolese, del valore di ventimila euro, ma, a neanche tre ore dal furto, vengono sorpresi e arrestati da una volante della polizia. Ad essere sottoposti al fermo di polizia giudiziaria due giovani rumeni, di 24 e 22 anni, ritenuti responsabili, stando a quanto appurato dalle forze dell’ordine, di altri furti di macchinari agricoli, avvenuti dall’inizio di settembre.

"Erano circa le 3 della notte di sabato – spiega Luciano Di Prisco, dirigente del Commissariato di Imola –. Una volante, che stava perlustrando l’area, ha notato, in un ampio parcheggio vicino al casello autostradale, un furgone con targa dell’Est Europa, simile a quelli in uso ai carro-attrezzi, con sopra il trattore. A bordo del furgone, due giovani rumeni, a cui i miei uomini della volante hanno chiesto i documenti del trattore che avevano caricato. Questi hanno mostrato una bolla di accompagnamento chiaramente fasulla, insospettendo ancor di più i poliziotti".

A quel punto gli agenti hanno contattato un collega in centrale che, tramite il sistema ’Sdi’ e i dati della motorizzazione, è risalito al proprietario del trattore.

Si tratta di Luca Pedini, con azienda agricola a Sesto Imolese, che racconta in prima persona l’accaduto: "Io e mio padre avevamo sistemato i trattori, sotto la tettoia, verso le 20, poi abbiamo cenato e siamo andati a dormire. Alle 3 del mattino mi sveglia una telefonata della Polizia. Alcuni agenti mi hanno chiesto se avessi recentemente venduto un mio trattore, il John Deere. Ho riso, pensando fosse uno scherzo di qualche amico, e ho detto che non avevo venduto nulla e che i miei trattori erano al sicuro nel porticato. Gli agenti mi hanno chiesto di andare a verificare. Sono sceso – aggiunge Pedini – e ho visto che il piccolo trattore mancava e gli era stato staccato anche il tosa erba. Ero sconvolto: ero andato a letto che era tutto a posto, mi sono svegliato poche ore dopo che mi era stato rubato un trattore e le forze dell’ordine lo avevo già recuperato. Ho raggiunto gli agenti e li ho abbracciati. Sono stati eccezionali, e gli sarò grato per sempre, davvero".

Il seguito di questa vicenda a lieto fine, il seguito investigativo viene, ha visto l’arresto dei due rumeni.

"Abbiamo restituito il mezzo agricolo al proprietario – dice il dirigente Di Prisco – ed è stato emozionante perché era commosso e non smetteva di ringraziare gli agenti della volante. Poi abbiamo fermato i due e sequestrato il mezzo con targa rumena. Da inizio settembre sono stati rubati svariati mezzi agricoli e in uno di questi casi, avvenuto poco fa, il mezzo trafugato aveva un gps. Questo ci ha permesso di localizzarlo ed era proprio in Romania. Crediamo, dunque, ci sia un’organizzazione rumena, di cui fanno parte presumibilmente i due giovani fermati, che ruba mezzi agricoli qui per poi trasportali e rivenderli là". Un episodio che testimonia la grande tempestività e prontezza delle forze dell’ordine. Se non fossero intervenute subito, il trattore ora sarebbe chissà dove, oltre la frontiera.