Servizi educativi: "Contestazioni tardive"

Il Consorzio Blu vincitore del bando: "La norma che sovrintende il punteggio da assegnare è frutto del Codice nazionale degli appalti"

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"Per evitare possibili equivoci, riteniamo di esprimere un contributo in riferimento alle dichiarazioni di Antonio Buzzi, presidente di Federsolidarietà Confcooperative". Così il Conzorzio Blu, la realtà faentina che ha vinto il bando dei servizi educativi pubblicato dal Circondario per gestire questo tipo di attività per i prossimi tre anni. Il cambio di gestione ha provocato un terremoto in città, con la protesta degli educatori in piazza, allarmati dal mutamento.

Buzzi aveva sottolineato che l’ente locale avrebbe potuto assegnare pesi diversi alla qualità dei servizi e al prezzo. Il Consorzio Blu dettaglia: "Il bando che ha disciplinato la gara di Imola (come pure dei Comuni limitrofi), che prevedeva l’attribuzione dell’80% dei punti in base al progetto e il 20% in base all’offerta economica, è del tutto analogo alla maggior parte delle procedure ad evidenza pubblica che assegnano servizi educativiscolastici in Emilia Romagna, oltre che sull’intero territorio nazionale".

"Ciò non è frutto del caso – annota il Consorzio Blu – ma del Codice degli Appalti che espressamente affida una quota di punteggio, in questo caso pari ad un quinto e pertanto del tuttom minoritaria, ad elementi non soggettivamente valutabili, circoscrivendo spazi di discrezionalità che diversamente sarebbero inevitabilmente più elevati".

"La stessa norma – a tutela del servizio pubblico – non consente in alcun modo che eventuali ribassi possano essere proposti a danno della qualità o disattendendo i requisiti del bando – mandano a dire dal Consorzio Blu – avanzando soluzioni peggiorative, intaccando o anche solo comprimendo i diritti dei lavoratori. Viene semplicemente richiesto che a totale parità di condizioni venga proposto un prezzo inferiore, lasciando in questo modo maggiori risorse economiche nella disponibilità dell’amministrazione pubblica (e quindi della collettività)".

"Chi intenda contestare un bando dovrebbe farlo al momento della pubblicazione – ammonisce la società faentina – e non quando è stata resa nota la graduatoria di aggiudicazione, avendo l’accortezza di sollevare le medesime eccezioni per la totalità dei bandi che presentano condizioni analoghe. In questo mo,ento sarebbe inbece opportuno garantire un clima favorevole per chi opera, a tutela in particolare di alunni e lavoratori su cui rischiano di scaricarsi le turbolenze che continuano ad essere quotidianamente alimentate".