
Francesca Marchetti, prima cittadina di Castel San Pietro
E’ bagarre in consiglio comunale sul tema del post alluvione. Nell’ultima seduta era in programma la presentazione da parte della capigruppo dell’odg dal titolo "Piano di lavoro post alluvioni", e il cambio di posizione di Fratelli d’Italia ha incendiato la seduta, scatenando l’ira della sindaca Francesca Marchetti che in un lungo intervento ha puntato il dito contro il partito d’opposizione rappresentato di fatto in aula dal solo Lorenzo Brogi vista l’assenza del consigliere Giovanni Bottiglieri.
A illustrare l’odg è stata Francesca Farolfi, che ne ha snocciolato i punti tra i quali gli incontri mensili con convocazione della Commissione Lavori Pubblici per programmare le strategie di intervento sulla messa in sicurezza del torrente Sillaro chiedendo fondi al Governo e sollecitando l’approvazione dei Piani speciali per il dissesto idrogeologico. La stessa Farolfi, poi, ha chiuso l’intervento lamentato l’atteggiamento delle minoranze, che "parevano aver accettato di condividere insieme l’odg durante lo svolgimento della capigruppo, salvo poi successivamente scegliere di presentare delle mozioni, cambiando di fatto le carte in tavola". Molto più dura la sindaca Marchetti, che ha esordito chiedendo "la lettura del verbale della capigruppo" da parte della segretaria comunale, dov’erano stabiliti i punti dell’accordo.
La sindaca ha poi incalzato il consigliere di Fdl Giovanni Bottiglieri, assente alla seduta, per "aver sottoscritto il documento condiviso firmandolo e inviandolo al Comune per poi il giorno successivo, oltretutto fuori tempo massimo, ritirarlo presentando una mozione. Il che ha comportato un impegno ulteriore per gli uffici comunali che avevano già preparato il documento condiviso, dovendolo nuovamente modificare e provocando così una perdita di tempo per il personale amministrativo". Lo scontro, poi, si è spostato anche sul piano nazionale, con la sindaca che ha decisamente respinto le accuse di una Regione Emilia Romagna che, come sostenuto da una mozione di Fdl, avrebbe speso "solo il 10% dei fondi inviati dallo Stato". "Non è la realtà – ha detto la sindaca snocciolando i numeri dei fondi investiti per i primi interventi –. La mozione di Fdl nega il cambiamento climatico, e viene omesso il fatto che i piani speciali sono ancora in fase di valutazione e approvazione da parte dei tecnici del Ministero dell’Ambiente. Il Governo ha promesso fondi per i piani speciali e un’integrazione di personale alle pubbliche amministrazioni per attuarli, attendiamo che venga dato seguito a queste promesse".
Claudio Bolognesi