Stabili i contagi, muoiono altre due anziane

Erano ospiti di una struttura privata, avevano 88 e 90 anni. Impennata delle guarigioni: ieri l’Ausl ne ha certificate 87

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Tornano sotto quota mille le persone attualmente positive al Covid-19 nel circondario imolese. Su 187 tamponi molecolari e 188 antigenici rapidi refertati, sono infatti 32 (di cui 22 asintomatici) i nuovi casi registrati ieri dall’Ausl di Imola.

Nel dettaglio, 18 persone sono state individuate tramite tracciamento e 12 erano già isolate al momento del tampone. Molto più alto però, almeno per un giorno, il numero dei guariti: sono 87 quelli certificati ieri, che fanno così scendere il numero dei cosiddetti casi attivi a quota 960. Sale invece a 6.227, in virtù dei nuovi contagi, il numero delle persone che hanno contratto il virus nel circondario dall’inizio dell’emergenza a oggi.

Non si ferma, purtroppo, la triste conta delle vittime legate al Covid. L’Azienda sanitaria imolese ha infatti comunicato ieri il decesso, avvenuto a inizio settimana, di due donne, una di 88 e l’altra di 90 anni. Erano entrambe residenti in città e ospiti di una struttura privata per anziani.

Sul fronte dei ricoveri, sono 41 (+1 rispetto a ieri) le persone positive nei reparti del Santa Maria della Scaletta, di cui 6 in Ecu, 14 all’ospedale di comunità di Castel San Pietro Terme e 15 (-1) quelle in terapia intensiva.

Quanto alla campagna di vaccinazione, nella giornata di martedì sono state somministrate altre 202 dosi. Il totale delle iniezioni sul territorio imolese (aggiornato appunto al 12 gennaio) ammonta a quota 1.665, mentre a livello regionale è stata superata quota 90mila. Proprio ieri in Emilia-Romagna è arrivato il primo quantitativo di vaccini Moderna, ma è stato dirottato su Bologna, Modena, Ferrara e Forlì

Secondo gli ultimi numeri diffusi nei giorni scorsi dall’Ausl, per questa prima fase il circondario imolese potrà comunque contare su circa 6mila dosi. Le criticità al momento sono rappresentate, oltre all’approvvigionamento e alla disponibilità del vaccino, dalla fornitura di siringhe e dalla raccolta consenso nelle residenze socio-sanitarie. Proprio a quest’ultime, e in particolare a quelle con focolai in atto, viene data la priorità assieme all’ospedale. L’obiettivo, continuando a lavorare sette giorni su sette con una media di 180-220 iniezioni al giorno vaccinando gli operatori nel centro medico dell’Autodromo e gli ospiti delle residenze direttamente in sede, è di arrivare entro febbraio a una copertura del 90% per i primi e dell’80% per i secondi.

Tornando alla prevenzione dei contagi, è notizia di questi giorni che il ministero della Salute ha equiparato i test rapidi di ultima generazione ai tamponi molecolari. L’istanza era stata avanzata, nelle scorse settimane, anche dal gruppo della Lega in Regione attraverso un’interrogazione a prima firma del consigliere imolese Daniele Marchetti datata 2 dicembre.

"La circolare del ministero conferma la validità della nostra proposta – commenta oggi Marchetti –, riconoscendo la validità dei tamponi antigenici più nuovi che danno risultati sovrapponibili a quelli ‘classici’ specie se utilizzati entro la prima settimana di infezione. Ora ribadiamo alla Giunta Bonaccini la richiesta di prevedere un piano di screening maggiormente armonizzato, che tenga conto a tutti gli effetti dell’utilizzo dei tamponi antigenici rapidi, adeguandosi di fatto alla circolare ministeriale".