Tappeti erbosi naturali alla tribuna verde Tosa

L’area, per ora senza seggiolini, potrà accogliere alcune migliaia di tifosi

Tappeti erbosi naturali   alla tribuna verde Tosa

Tappeti erbosi naturali alla tribuna verde Tosa

Non seggiolini, bensì tappeti erbosi.

Grandi strisce verde naturali, simili a quelle utilizzate nei campi di calcio di Serie A, per creare un ulteriore settore prato. È questo l’aspetto che assumerà, almeno per quanto riguarda il Gran premio di Formula 1 del 19-21 maggio, la parte di tribuna ecologica della Tosa oggetto in queste settimane di lavori.

Dopo la bonifica dell’area, che dopo l’intervento delle ruspe si presenta oggi come un grande zona spoglia caratterizzata dal colore marrone del terreno, non c’è infatti abbastanza tempo per far crescere l’erba; né per rimpiazzare le sedute eliminate. Queste ultime, in particolare, verranno gradualmente reinserite più avanti, quando i lavori (costo stimato quasi 4 milioni) si estenderanno al resto dell’area sulla quale un tempo trovavano posto diecimila cuori palpitanti, stretti nello spazio compreso tra le tribune in cemento e il prato vero e proprio.

Ecco, quello che verrà realizzato per il Gran premio 2023 sarà, come detto, un altro settore prato. Ancora da definire la capacità, che comunque potrebbe essere alla fine di alcune migliaia di posti.

In prospettiva, vale a dire in tempo per il ritorno del Circus imondiale nel 2024, il progetto contenuto nel piano triennale del Con.Ami prevede la ricostruzione dei gradoni "con una struttura metallica zincata e verniciata simile a quella originaria in legno". Le nuove sedute, si legge sempre nei documenti del Consorzio pubblico dei 23 Comuni, "saranno costituite da scocche di plastica di colore verde simili a quelle esistenti nelle altre tribune dell’Autodromo".

Sempre a proposito della Tosa, suscita curiosità il progetto di riconversione del compendio immobiliare ai piedi dell’omonima collina.

Acquistata lo scorso anno dal Con.Ami per "incrementare l’attrattività" del polo Autodromo "nell’ambito della polivalenza e delle attività e forme di intrattenimento e aggregazione non specificamente motoristiche", l’area è al centro di un ambizioso piano. L’idea è di investire oltre 1,5 milioni (più della metà dei quali dovrebbero arrivare dai Fondi europei per lo sviluppo regionale) "con l’obiettivo – sempre secondo quanto previsto dal programma triennale di attività del Consorzio – di realizzare servizi collettivi indirizzati alla ricettività".

e. a.