Ucraina, così Trama di terre aiuta le profughe

Dai centri estivi allo sportello psicologico: nuovo progetto per supportare le donne in fuga dalla guerra. In campo anche l’azienda Teapak

Migration

Supportare, accompagnare e tutelare una specifica comunità: profughe e bambini ucraini ospitati da donne originarie dello stesso Paese ma residenti a Imola da molti anni. È questo l’obiettivo del progetto ‘Il coraggio delle donne è universale’ messo in campo da Trama di Terre in collaborazione con l’azienda Teapak.

La coordinatrice dell’iniziativa, Silvana Quadalti, ha raccontato dello sportello aperto per le rifugiate ucraine arrivate in città la scorsa primavera. "C’erano donne con bambini di tutte le età, oltre ai bisogni primari serviva supporto psicologico, opportunità di socializzazione e istruzione – ha ricostruito –. Trama si è chiesta: ‘Cosa facciamo?’. Abbiamo deciso di rivolgerci alle donne ucraine che conosciamo meglio, donne che fanno le badanti e che sono in Italia da tanti anni. Abbiamo sottoposto il progetto a Teapak, che già si era proposta per dare aiuto".

Le donne ucraine che offrono aiuto sono esposte ad un rischio di destabilizzazione delle loro vite: hanno anche loro delle famiglie, dei lavori, dei legami, e si ritrovano improvvisamente dalle due alle undici persone a casa. C’è un rischio di ritorno alla povertà, dato che devono aiutare e sopperire alle necessità dei nuovi arrivati. Per questo, supportando loro, le rifugiate e i bambini, la collaborazione con Teapak. Già ora l’azienda sta dando un contributo a queste donne grazie ai centri estivi a cui sono stati iscritti i loro figli. È iniziato anche lo sportello di supporto psicologico per le donne e adolescenti, mentre quello per bambini inizierà a fine agosto per favorire l’integrazione scolastica, fornire strumenti per affrontare la barriera linguistica e superare i traumi dati dalla separazione dalla casa e dalla famiglia.

"Siamo contentissimi del progetto – afferma Mirella Di Girolamo di Teapak – perché esprime la sensibilità che caratterizza Trama di Terre nel riconoscere l’umanità e la dignità della persona, inoltre è concreto e risponde alle necessità, ai bisogni primari delle donne a cui Trama è attenta con la propria capacità e il proprio intervento".

Dal canto suo, Khadijah Ait Oubih, presidente di Trama, ribadisce l’importanza di essere attivi e per fornire un intervento sul territorio. "Le difficoltà non vengono colmate solo con il cibo e i vestiti – sottolinea –, ma anche con lo stare vicini e la conoscenza dell’altra e dell’altro. Non farlo significa razzismo, distanza e derive che nessuno vorrebbe".