Un secolo di vita, la testimonianza I ricordi di Domenico Gamberini "Non ho mai visto un disastro così"

"È rimasto molto colpito dall’alluvione, anche se non è stato coinvolto in maniera diretta". Nato a Borgo Tossignano, è di stirpe molto longeva: anche due sue sorelle hanno superato i 100 anni.

Un secolo di vita, la testimonianza  I ricordi di Domenico Gamberini  "Non ho mai visto un disastro così"

Un secolo di vita, la testimonianza I ricordi di Domenico Gamberini "Non ho mai visto un disastro così"

Ha tagliato il traguardo del secolo di vita qualche settimana fa. Elegante, col suo cappello della festa, dall’alto dei suoi 100 anni ben portati e del suo amore per la terra, Domenico Gamberini guarda con profonda amarezza al disastro causato dall’alluvione del mese scorso. "Anche se non è stato coinvolto direttamente, è rimasto molto colpito da quanto accaduto: un’ondata così eccezionale di maltempo non l’ha mai vista", racconta il figlio Gianfranco. E aggiunge: "Di grandi piogge, nel corso della sua vita, ce ne sono state. Ma un disastro così mai".

Nato a Borgo Tossignano il 17 aprile del 1923, da una famiglia di agricoltori, con altri due fratelli e cinque sorelle, il signor Domenico è vissuto per anni nel podere di famiglia, poco sopra Tossignano, di fronte a Campiuno. Poi la guerra, il lento ritorno a casa, il matrimonio nel 1951 con Rina Cavina, la nascita dei figli Gianfranco e Cesare e nel 1956 il trasferimento a Montecatone, nell’azienda agricola dove vive tuttora con la moglie.

A festeggiarlo, in occasione del centesimo compleanno, insieme alla moglie Rina, ai figli Gianfranco e Cesare e al nipote Alessio, c’era anche il sindaco Marco Panieri, che gli ha formulato gli auguri a nome della città e gli ha consegnato la medaglia dei centenari.

Quella di Domenico Gamberini è stirpe longeva, con altre due sorelle che hanno superato i 100 anni. Forse il frutto di una vita tutta dedicata al lavoro e alla famiglia, con un unico hobby: la partita a briscola e tressette, la mattina dei giorni di mercato e la domenica, con gli amici, in uno storico bar di piazza Gramsci.

Perché Domenico Gamberini la terra l’ama profondamente. Ha passato tutta la vita a coltivarla, senza mai un giorno di ferie. E ne fatto la sua passione, una sorta di cammino virtuoso che ha continuato a percorrere praticamente fino ad oggi. Frenato solo nel periodo della pandemia da Covid, che per lui ha significato il desiderio di isolarsi, rimanendo a contatto solo con i famigliari più stretti, per evitare il rischio di contagio.

Ritornando oggi alla normalità delle frequentazioni e proseguendo nel rimanere aggiornato e informato sulle varie vicende, sia locali che internazionali, leggendo i giornali e guardando la televisione, per continuare giustamente a dire la sua, a 100 anni compiuti.