Vaccino covid Imola, al via le terze dosi per i fragili

Nuovi open day: sabato all’hub dell’Osservanza e domenica nel municipio di Medicina. L’Ausl: "Altre iniziative entro fine ottobre"

Il centro vaccinale dell’Osservanza è in grado di eseguire  500 vaccinazioni al giorno

Il centro vaccinale dell’Osservanza è in grado di eseguire 500 vaccinazioni al giorno

Imola, 28 settembre 2021 - Vaccinare più che si può. Sembra sempre più indirizzata verso una copertura a tappeto la politica Ausl, nei confronti non solo dei residenti sul territorio imolese, ma anche da fuori comune, e perché no, fuori regione. Già perché l’Azienda sanitaria insiste sugli open day: due quelli in programma questo weekend: sabato, al centro vaccinale dell’Osservanza, e domenica, nel municipio di Medicina, studiato in collaborazione con il Comune della Bassa. "E ne stiamo valutando anche altri – aggiunge Sabrina Gabrielli, responsabile delle Case delle salute dell’Ausl di Imola –, da organizzare nel mese di ottobre".

Una lunga maratona quella che aspetta volontari, medici o operatori "che da mesi svolgono un servizio esemplare, anche fuori dal proprio orario di lavoro", sottolinea Gabrielli. Si parte sabato all’hub Osservanza già dalle 8,30, e si va avanti fino a sera, alle 1830. "Sono già 200 le prenotazioni per quel giorno – spiegano dall’Ausl –, ma, considerando la ’potenza di fuoco’ del centro vaccinale di 500 dosi al giorno, rimangono circa trecento posti". E ci si dovrebbe star dentro ampiamente, considerando che nei giorni di open day, si viaggia a una media di 100-150 inoculazioni giornaliere". Domenica sarà invece il turno di Medicina, nel giorno della Mostra Mercato di antiquariato e collezionismo “I Portici”, una manifestazione tra le più importanti del settore nell’area bolognese, il municipio di via Libertà 103 diventerà centro vaccinale d’eccezione. Anche in questo caso l’appuntamento mattutino è fissato per le 8,30, fino alle 12,30, ed è ovviamente rivolto a tutti coloro che non hanno ancora effettuato la prima dose vaccinale.  

"Da subito i cittadini di Medicina hanno risposto alla grande alla vaccinazione contro il Covid-19 – commenta il sindaco di Medicina, Matteo Montanari - Ad oggi oltre l’83% delle persone ha già usufruito di almeno una dose dei vaccini autorizzati e l’attività. Per questo – continua – l’organizzazione dell’open day sul nostro territorio è un evento importante, che ci permette di dare nuovo slancio alla campagna vaccinale". Anche il primo cittadino ringrazia l’impegno di medici, operatori e volontari, mentre l’Ausl insiste sulla formula eventi/vaccinazione: "Durante gli open day organizzati in parallelo con le manifestazioni – parla Gabrielli –, abbiamo avuto una risposta migliore rispetto agli hub vaccinali. Basti pensare che nuell’ultimo, nell’androne del municipio castellano abbiamo vaccinato oltre 170 persone sia con la Carrera che con la kermesse del miele. Su 170 solo una trentina di castello, tutte le altre venivano da comuni limitrofi, qualcuno nemmeno dall’Emilia-Romagna o dall’Italia". Da sfondare ora c’è il muro delle 200mila dosi inoculate da inizio campagna (a ieri 190.180).  

Secondo l’Ausl, alla base di una richiesta "abbastanza alta" ci sono le nuove limitazioni in materia di green pass, oltre alla "comodità di potersi vaccinare senza prenotazione, anche per chi viene da fuori territorio o da fuori regione". In entrambi gli open day, per effettuare la vaccinazione sarà sufficiente portare con sé un documento di identità ed il codice fiscale. I minorenni dovranno essere accompagnati da almeno un genitore o da persona da esso formalmente delegata (tutta la documentazione da compilare e portare con sé è scaricabile dal sito https://www.ausl.imola.bo.it/Campagna_Vaccinale). Nel frattempo, continuano le telefonate dell’Ausl per avviare l’operazione ’terza dose’. Sono state inoltre iniziate ieri le terze dosi "in poche unità" dice l’Ausl, ai fragili, in particolare a immunodepressi, dializzati e pazienti oncologici. Ancora tutto fermo invece per quanto riguarda i sanitari, tra i primi (assieme a fragili e anziani delle case di riposo) a ricevere il preparato contro il Coronavirus.