
Una foto di quest’autunno, con i box praticamente scivolati nel fiume Sillaro
Oltre 60 mila euro di spesa per rimuovere manufatti abusivi con parti in amianto che rischiavano di scivolare nel Sillaro. E’ quanto il comune ha sborsato per risolvere una questione sollevata a inizio novembre 2024 sui social, con tanto di foto eloquenti che immortalavano i box che un tempo ospitavano cani, ma che da anni erano abbandonati e franati ad un passo dal fiume Sillaro. In consiglio comunale la sindaca Francesca Marchetti aveva comunicato di aver "contattato la proprietà chiedendo la rimozione della struttura, e se non verrà operata sarà il comune ad intervenire", e così alla fine è stato, con il comune che ha aperto i cordoni della borsa e, proprio nelle settimane successive alla segnalazione, ha provveduto a far eseguire i lavori. Le due ditte intervenute per rimuovere manufatti ed amianto, operazione soprattutto la prima non semplice trattandosi di opere realizzate in cemento, la Ambiente srls di Ozzano Emilia e la Afflitti G. Lattonieri di Imola, da delibera di Giunta verranno ora liquidati con oltre 60 mila euro (58 mila per l’impresa che ha rimosso i manufatti, oltre 4 mila per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto), ma la questione non sarà chiusa qui, perché il consigliere di Fratelli d’Italia Lorenzo Brogi non ci sta ed è pronto a depositare un’interpellanza.
"Vogliamo sapere come il comune intenda rivalersi e in quali tempi nei confronti dei soggetti che avevano abusivamente realizzato i manufatti, e su questo vigileremo. Non può e non deve capitare che a pagare siano i cittadini, come già accaduto in passato". La vicenda, si diceva, venne segnalata su Facebook nel gruppo "Castello Report" nell’autunno scorso, e a stretto giro di posta diversi cittadini castellani scrissero al Carlino denunciando una situazione "effettivamente pericolosissima", con la grande struttura che "si trova ormai a ridosso del fiume Sillaro, e rischia di essere spazzata via dall’acqua e di finire contro il ponte della ferrovia che si trova più a valle". Una struttura che, denunciò un altro castellano alla redazione, "esiste già da molto tempo, ed è stato segnalato anche in passato, ma chiaramente il problema è diventato ora evidente agli occhi di tutti, da risolvere il prima possibile senza aspettare i tempi della burocrazia". Il problema è stato risolto, ma ora il tema caldo resta quello del pagamento delle spese di rimozione e smaltimento.
Claudio Bolognesi