REDAZIONE IMOLA

Via XX settembre, ecco i nuovi spazi. Ospiteranno attività di associazioni

Completato il trasferimento al Comune di tre locali demaniali inutilizzati, atteso da molto tempo

. A siglare l’accordo sono stati il sindaco Marco Panieri e. Stefania Torelli, responsabile Area Governo del Patrimonio Direzione Regionale Emilia Romagna dell’Agenzia del Demanio

. A siglare l’accordo sono stati il sindaco Marco Panieri e. Stefania Torelli, responsabile Area Governo del Patrimonio Direzione Regionale Emilia Romagna dell’Agenzia del Demanio

È servito molto più tempo del previsto, ma alla fine il trasferimento al Comune dei tre locali demaniali di via XX Settembre (all’ex Casa del fascio) si è concretizzato. E adesso, dopo una serie di lavori, gli spazi in questione diventeranno contenitori culturali destinati a ospitare in futuro l’attività delle associazioni del territorio che si aggiudicheranno il bando annunciato tempo fa dall’amministrazione.

L’accordo, approvato lo scorso marzo dal Consiglio comunale (ma l’iter era stato messo in moto addirittura durante il mandato Sangiorgi), è stato firmato ieri in Municipio dal sindaco Marco Panieri e da Stefania Torelli, responsabile area governo del patrimonio direzione regionale Emilia-Romagna dell’agenzia del demanio.

L’intesa riguarda, come ormai noto, tre unità immobiliari chiuse da tempo. E cioè due locali in via XX Settembre, al piano terra e al primo piano (civici 2, 2/A, 4, 6, 8/A), e un altro spazio all’angolo fra via XX Settembre e piazza Gramsci (civici 18, 18/A, 19, 19/A, 20). I locali in via XX Settembre hanno avuto come ultima destinazione quella di negozio, dopo un utilizzo decennale a uffici-studio professionale, mentre il locale di piazza Gramsci è quello dell’ex Tazza d’oro, che dopo essere stato un bar era diventato un negozio di abbigliamento prima della chiusura.

Il trasferimento, a titolo gratuito, è stato realizzato nell’ambito di un accordo di valorizzazione siglato sulla base di una normativa che prevede la possibilità, per lo Stato, di trasferire beni culturali agli enti locali in modo da favorirne una gestione e una promozione più vicina al territorio attraverso programmi strategici di sviluppo culturale.

"L’acquisizione dei locali ex-agenzia del demanio è un’opportunità straordinaria per recuperarli e trasformarli in uno spazio a servizio della comunità, che possa accogliere cultura, bellezza e le numerose realtà sociali, giovanili e culturali che la nostra città può esprimere – è il commento del sindaco Panieri –. Vogliamo che sia uno spazio aperto, inclusivo, dinamico e a disposizione di quanti vogliono contribuire alla crescita e all’attrattività del centro. Si completa, con la firma della procedura di federalismo demaniale culturale, un percorso lungo e complesso, che ha visto il nostro ente impegnato per finalizzarlo. Un ulteriore passo di rigenerazione e recupero viene completato, nella cornice di un centro storico che sta cambiando".

Come già accennato, il Comune ha effettuato l’acquisizione in proprietà e a titolo non oneroso al fine di valorizzare i suddetti locali, secondo quanto previsto dall’accordo di valorizzazione e relativo programma approvato sempre lo scorso marzo, al fine di destinarli ad attività culturali, creative e al mondo associativo e giovanile, con le modalità e finalità previste dalla normativa del federalismo demaniale culturale.

Il programma prevede di valorizzare l’immobile attraverso il suo recupero e la fruizione da parte della collettività e delle associazioni culturali del territorio, mettendo a disposizione spazi per la promozione del territorio.

A tal proposito, l’accordo di valorizzazione ed il relativo programma di valorizzazione definiscono una serie di interventi di recupero e successiva manutenzione, diretti alla conservazione e funzionalizzazione del bene, che saranno gestiti e realizzati da Area Blu. Il costo complessivo di questi interventi (rifacimento impiantistica, bagni, pavimenti, revisione infissi, tinteggiatura, ecc.) è di 445 mila euro, che saranno finanziati dal Comune

Per quanto riguarda i tempi, siamo in netto ritardo. La scorsa primavera, si prevedeva infatti di completare i lavori entro il 2024, per poi procedere con i bandi per l’assegnazione dei locali. Servirà evidentemente un anno di tempo in più.