Visite di idoneità sportiva, servono quaranta giorni

"Abbiamo liste d’attesa, ma i ritardi sono in corso di riduzione. Il numero di richieste era elevato"

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In Emilia-Romagna le liste d’attesa per le visite di idoneità sportiva post-Covid (servono 40 giorni per la Ausl di Imola) ci sono, ma i ritardi "sono in corso di riduzione con tempi più sostenibili". Lo ha sostenuto ieri in commissione regionale il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi, a proposito appunto delle visite di idoneità sportiva post-Covid, finite nel collo di bottiglia delle tante richieste e della carenza di personale. Baruffi ammette infatti che "ci sono stati tempi di attesa lunghi a causa del numero elevato di richieste e alla carenza di personale dedicato". A sollecitare la giunta è stata anche la maggioranza di centrosinistra, con una interrogazione presentata dai consiglieri Giuseppe Paruolo (Pd) e Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), mentre un’altra richiesta è venuta da Valentina Castaldini (Forza Italia).

"È importante il ritorno allo sport – ha ricordato Paruolo –. Il protocollo Return to play prevede semplificazioni per gli agonisti e non. C’è, però, la difficoltà dovuta alle code e all’intasamento causato dall’avere visite in tempi adeguati. Chiedo che cosa la giunta intenda fare per potenziare il servizio e se si possono snellire le procedure anche per ridurre i costi per tanti giovani". Castaldini ha ricordato come "i tempi di attesa medi per una visita sportiva nel mese di marzo 2022 sono di 42 giorni per la Ausl di Piacenza, 22 giorni per la Ausl di Parma, 50 per la Ausl di Modena, 40 per la Ausl di Imola, 45 per la Ausl di Ferrara, 50 per la Ausl Romagna".