Vita da nonni, emozioni senza fine

Vita da nonni,  emozioni  senza fine

Vita da nonni, emozioni senza fine

@Caro Carlino, la vita è quella di tutti i giorni, con i suoi problemi, con i suoi doveri, con le sue gioie (poche), con i suoi affanni e con i suoi malanni più o meno gravi. È la vita di un pensionato con figli e nipoti, gravato da tanti compiti a livello familiare, ‘condizionato’ da un dovere quotidiano che tutti i nonni sono tenuti a rispettare. E poi dicono che quando uno va in pensione ritrova la pace e la tranquillità. Ma non scherziamo: ci sono più problemi adesso di quando andavi a lavorare. Con sforzo mi faccio largo tra un problema e l’altro, fra una scadenza e l’altra, fra un impegno e l’altro. Con sforzo cerco di liberarmi perché penso che la mia esistenza debba essere salvata se poi voglio operare per gli altri. Con sforzo mi ritaglio una fettina di tempo per esaudire la mia grande passione per la pesca. Cerco in una giornata soleggiata di trovare il tempo per fare una passeggiata in collina. Pian piano con l’auto mi avvio e ancora in città costeggio lo stupendo parco Imre Nagy. Come in un quadro dipinto da un grande pittore il parco si presenta colmo di fiori gialli e margherite. Una visione che ti riempie il cuore e che ti offre anche in città l’espressione della bellezza e della gioia. Giungo al parco Tozzoni: un parco meraviglioso che esplode di colori nel periodo primaverile. Sono in un altro mondo lontano da tutto e da tutti in mezzo alle meraviglie dei prati fioriti sotto alberi secolari. Ritorno con il cuore colmo di una serenità che solo la natura ti può dare. Ritorno al mio incarico familiare fatto di movimenti continui, di gioia e di dispiaceri, di controversie e di riappacificazioni, ma giunta la sera, anche se un po’ stanco, ringrazio sempre Dio di avermi concesso il grande dono di essere nonno.

Alberto Cardelli

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