Zanzara tigre, torna l’obbligo di trattamenti

Riparte, come ogni anno in questo periodo, la lotta alla zanzara tigre e a quella comune. Con l’obiettivo di prevenire e controllare malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura degli insetti, il sindaco Marco Panieri ha emanato la consueta ordinanza sulla base delle indicazioni arrivate dal dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl.

Il provvedimento è rivolto alla popolazione residente sul territorio comunale, nonché alle imprese ed ai responsabili di aree particolarmente critiche, quali cantieri, aree dismesse, piazzali di deposito, parcheggi, vivai e altre attività produttive e commerciali che possano dar luogo anche a piccole raccolte di acqua e conseguenti focolai di sviluppo larvale (gommisti, autodemolizioni, ecc.). In particolare, si prescrive di evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana, ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea.

Bisogna poi trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche e qualunque altro contenitore non eliminabile (comprese fontane e piscine non in esercizio) ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida. L’ordinanza prevede poi che si tengano sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, da sterpi e rifiuti di ogni genere. E che vengano sistemati in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza. I conduttori di serre, vivai, esercizi di commercio di piante e fiori ed attività similari, in particolare, devono attuare una lotta anti-larvale correttamente programmata al fine di contrastare la proliferazione delle zanzare autoctone e l’introduzione di zanzare di specie esotiche. Per la violazione delle norme previste dall’ordinanza è stabilita la sanzione amministrativa da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.