Caro bollette Imola, mondo del vino in allarme: "Costi di produzione alle stelle"

Vendemmia di ottima qualità nonostante la prolungata siccità, ma preoccupa l’instabilità economica

Imola, 2 novembre 2022 - Annata nel complesso positiva nonostante la prolungata siccità e l’aumento generale dei costi di energia e produzione. Si respira aria di soddisfazione tra produttori vinicoli del territorio, nonostante il difficile periodo economico.

Per i viticoltori annata sostanzialmente positiva nonostante le difficoltà
Per i viticoltori annata sostanzialmente positiva nonostante le difficoltà

"La vendemmia è andata bene anche se l’estate è stata indubbiamente molto calda e questo ha generato stress alle viti – spiega Vittorio Navacchia, titolare insieme al fratello David, dell’azienda vinicola Tre Monti –. Fortunatamente le nostre varietà autoctone sono state aiutate dalle piogge di fine agosto e questo ha permesso alle uve di raggiungere un buon livello di maturazione. Per quanto riguarda le varietà Cabernet e Sangiovese la vendemmia è terminata intorno al 20 settembre. Qualitativamente parlando non possiamo lamentarci. Per nostra scelta tendiamo ad avere rese basse quindi non registriamo sostanziali differenze da un anno all’altro. Le piante è come se si stessero abituando a questo graduale cambio di clima. I prezzi? Per quanto riguarda i prezzi stiamo ancora valutando se aumentarli o meno. La situazione è senza ombra di dubbio critica anche per noi che da tempo abbiamo optato per un impianto fotovoltaico. Oltre al generale aumento dei prezzi abbiamo stiamo riscontrando anche poca offerta e disponibilità di forniture indispensabili quali tappi, bottiglie e carta per fare le scatole. Le prospettive per il 2023? Le vedo meno rosee".

Annata complessivamente buona anche per Fabio Minzolini, titolare dell’azienda agricola Merlotta. "Bene quantità e qualità. Abbiamo ottenuto vini che siamo riusciti a portare ad un ottimo grado di maturazione, con un buon rapporto tra zuccheri ed acidità e con una gradazione alcolica lievemente più alta rispetto alla media – osserva Minzolini –. Quantitativamente parlando ci siamo attestati su una media di cento quintali per ettaro. Per quanto riguarda i prezzi valuteremo prossimamente se ritoccare il listino per il 2023, a seguito anche di un incessante aumento dei costi di produzione. Ci tengo a ricordare, tra le altre cose, che quest’anno ricorre il 60esimo anniversario di attività e lo celebreremo con un evento dedicato domenica nella nostra sede aziendale".

Molto positiva anche la testiomianza di Luciano Zeoli, socio con il fratello Gianni della fattoria Monticino Rosso. "La qualità è molto alta e la vendemmia è andata molto bene. La quantità è stabile ed equiparabile con quella delle annate precedenti – annuncia –. I costi di produzione sono sicuramente aumentati ed anche i prezzi sono inevitabilmente destinati a salire. Se guardiamo le bollette della luce c’è da mettersi a piangere anche se una parte della nostra energia è autoprodotta. Noi stiamo molto attenti all’inquinamento e al concetto di sostenibilità. Ad ogni modo anche le forniture di base quali tappi, bottiglie e cartoni hanno subìto degli aumenti fino a sette volte da gennaio ad oggi. C’è un’enorme difficoltà anche a recepire questi materiali".

Ottima resa anche per Jacopo Giovannini, titolare dell’azienda Giovannini. "La qualità è medio-alta. Il caldo, purtroppo, ha fatto soffrire le vigne; di fatti abbiamo riscontrato un calo del 20 -25% sui bianchi ed i rossi. Speriamo piova in modo tale da garantirsi una riserva idrica per la prossima vendemmia – sottolinea –. Stiamo ancora valutando se aumentare i prezzi. I nuovi saranno resi noti tra gennaio e febbraio prossimi. La richiesta è ancora stabile e si attesta sui livelli di marzo-aprile 2022, ma l’effetto di caro-energia e inflazione potrebbe vedersi molto presto. Confidiamo nel Governo".

Decisamente di stampo meno ottimista la prospettiva di Ettore Tamburini, socio dell’azienda agricola Poderi delle Rocche. "Le ultime annate sono state critiche per le vigne, specialmente per quelle in collina sprovviste di irrigazione – conclude –. Noi, fortunatamente, abbiamo un impianto di irrigazione che copre un buon 20–25% dell’azienda ma per il restante 75–80% abbiamo avuto problemi. I vini ottenuti sono però di ottima qualità. Vedremo se aumentare i prezzi o mantenerli invariati. Effetti positivi dal Baccanale che contribuisce a portare in città un buon numero di visitatori".