Superbike, ecco quanto costa l’evento. Ma indotto e immagine sono garantiti

Per la tappa servono 250mila euro. Decisiva la vendita dei biglietti: sotto la soglia minima, deve pagare Formula Imola

Molti gli eventi collaterali al mondiale Superbike in programma dal 12 al 14 tra cui l’Open Paddock

Molti gli eventi collaterali al mondiale Superbike in programma dal 12 al 14 tra cui l’Open Paddock

Imola, 11 maggio 2017 - Formula Imola nel suo ultimo bilancio a oggi disponibile (il consuntivo 2015) era stata chiara: la Superbike, «pur producendo una perdita nella gestione caratteristica», è un evento da considerarsi «necessario in funzione del valore aggiunto che porta alla struttura in termini di immagine»; valore aggiunto che si traduce, sempre secondo la società che gestisce l’attività dell’autodromo, in una «maggiore attrattiva per la richiesta di giornate test e commerciali».

Servono infatti tra i 200mila e i 300mila euro, oltre a tutte le spese di organizzazione e a una piccola quota in carico al Comune, per portare in riva al Santerno un weekend come quello che la città si appresta a vivere. Le cifre sono grosso modo le stesse da fine 2010, quando Formula Imola siglò la prima intesa con Infront motor sports (alla quale sarebbe poi subentrata Dorna Wsbk organization), procedendo nel tempo con i vari rinnovi. Il nodo sta tutto nella buona riuscita del fine settimana. Che, in termini più prosaici, vuol dire la vendita dei biglietti. Formula Imola è obbligata ad acquistare tagliandi per un controvalore compreso tra i 200mila e i 300mila euro più Iva.

Se non se ne porta a casa una soglia minima (quest’anno di 250mila euro), paga la differenza cash. Ma la società può contare inoltre anche su un migliaio di biglietti a prezzo promozionale (da rivendere in pacchetti ad hoc che comprendano diritti o servizi accessori) e su altri 400 ticket a prezzo di listino. Si tratta chiaramente di tagliandi destinati al mercato: Formula Imola può cederli ai residenti (aziende comprese) nei comuni del Con.Ami, ma non a case/concessionarie motociclistiche né ai motoclub organizzati (a quelli ci pensa il promotore). Ci sono poi i costi ‘vivi’, che deve affrontare tanto l’autodromo (personale, vigilanza, consumi) quanto il Comune. Proprio in queste ore, l’amministrazione ha quantificato la sua parte di spesa per il weekend della Superbike in circa 9mila euro.

Serviranno, come indicato nella determina dirigenziale da poco uscita dall’ente di piazza Matteotti, per il noleggio dei servizi di bagni chimici sulle aree pubbliche interessate dalla presenza degli spettatori; la pulizia e manutenzione dei bagni chimici per il periodo in questione; il noleggio di attrezzatura varia per eventi; i blocchi di cemento per chiusura piste ciclabili e per l’inibizione all’accesso veicolare delle aree verdi. E ancora: l’approvvigionamento bevande e pasti caldi per il personale ausiliario di protezione civile e polizia municipale per le giornate interessate dalla manifestazione; l’allacciamento provvisorio e relativi consumi per la postazione della casina dei volontari Cb; il servizio di tutela del territorio limitrofo all’autodromo, aree verdi e rive del Santerno. E mentre per Formula Imola il ritorno è, come detto all’inizio, tutto d’immagine (la Superbike accende sull’Enzo e Dino Ferrari i riflettori di tutto il mondo), per il Comune tale sforzo appare invece, almeno a giudicare dalle presenze negli hotel che fanno registrare il tutto esaurito, ampiamente ripagato sotto forma di indotto per l’intero territorio.