Appassimenti aperti: alla scoperta della Vernaccia di Serrapetrona

Doppio appuntamento domenica 11 e 18 novembre

I grappoli nelle cantine

I grappoli nelle cantine

Serrapetrona, 8 novembre 2018 - A Serrapetrona scocca l’ora di Appassimenti aperti: pareti e stanze colme di grappoli, degustazioni e mercatini sulla piazzetta, visita alle cantine dell’azienda agricola Alberto Quacquarini, Lanfranco Quacquarini, Fontezoppa, Podere sul Lago, Terre di Serrapetrona, Vitivinicola Serboni. L’appuntamento è per domenica 11 novembre e quella successiva, dalle 11 alle 19, nel borgo di Serrapetrona, incastonato sui Sibillini e tinto d’autunno.

La kermesse, giunta alla dodicesima edizione, è organizzata dall’istituto marchigiano di tutela vini (Imt) per valorizzare l’unicità di questo gioiello dell’enologia, con il prezioso aiuto del Comune e dei suoi produttori, che con passione e dedizione rinnovano di anno in anno le antiche metodologie di vinificazione. Protagoniste saranno le due qualità ottenute dal vitigno autoctono Vernaccia Nera: la Vernaccia di Serrapetrona docg, spumante rosso aromatico e armonioso, e il Serrapetrona doc, vino fermo dal gusto avvolgente e speziato.

Saranno i produttori a guidare i visitatori in un viaggio di sapori e profumi alla scoperta degli «appassimenti», ovvero i luoghi dove le uve, dopo la vendemmia, vengono riposte ad appassire raccolte in cassette o appese, anche al soffitto, richiamando lontane usanze e creando un effetto scenico unico. Le navette per raggiungere gli appassimenti partono dalle 14 in via Moro; il servizio è gratuito. Sia in piazza che nelle varie cantine è possibile acquistare il calice e il buono per le degustazioni.

Ma non è solo una festa per wine lovers e amanti del nettare degli dei: le due domeniche saranno anche l’occasione per visitare l’esposizione di Palazzo Claudi «Attrezzi, ornamenti, armi e corazze«, mostra paleontologica con reperti unici al mondo, tra cui lo scheletro di un dinosauro datato 75 milioni di anni. Da non perdere poi la visita alla chiesa di San Francesco, custode di capolavori come lo splendido polittico di Lorenzo d’Alessandro.