A quattro anni suona Beethoven

Il baby pianista Cartuccia Cingolani ha iniziato l’avventura durante il lockdown. La mamma: "Ama la musica"

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di Lucia Gentili

Quando le sue manine toccano il pianoforte, chi ascolta resta incantato. Alberto Cartuccia Cingolani ha 4 anni e ha cominciato a suonare l’anno scorso, sotto lockdown. Un enfant prodige, con un talento innato, e l’orecchio assoluto. In poco tempo ha ricevuto tanti riconoscimenti, e giovedì scorso ha allietato una serata promossa dall’Accademia Filelfica di Tolentino. Alberto, residente a Caldarola, è nato in una famiglia con una formazione umanistica e musicale. Entrambi i genitori sono laureati in lettere e filosofia e sono diplomati al conservatorio: papà Simone in pianoforte e mamma Alessia in canto. Quindi la sua vita, grazie alle prove domestiche dei genitori e agli ascolti vari, è stata sin da subito caratterizzata dalle note, senza preconcetti nei confronti di un genere considerato impegnativo. Il piccolo, che ancora non sa cosa vorrebbe fare da grande, ha seguito le orme dei suoi genitori. La sua insegnante è la madre, che lo ha iniziato alla musica e lo segue tuttora. Il papà per adesso lo segue a distanza, perché fa il preside in Lombardia. "Ha cominciato a suonare a 3 anni, nell’aprile 2020, come passatempo educativo da fare in casa durante il primo lockdown – racconta la mamma –. Forse l’esposizione così precoce al bagno sonoro ha influito sul bambino che infatti è dotato di orecchio assoluto: individua all’istante e senza alcun riferimento note e accordi, come se fossero colori da riconoscere". Il bagno di suono per genitori-figli (0-3 anni) è una lenta e delicata immersione in vibrazioni e armonie; i vari strumenti creano una serie di suoni che avvolgono, in una sorta di bolla. "Considerati i ritmi e i tempi di un bimbo di 4 anni, con le pause, le merende, le chiacchierate, le varie richieste – aggiunge Alessia – si passano comunque intorno allo strumento diverse ore al giorno. Va all’asilo, ha tempo per un po’ di tv e naturalmente per il gioco, soprattutto piste, macchinine e una fissa per i cartelli stradali". In epoca Covid, si sono diffusi molto i concorsi musicali online a categoria d’età, basati sull’invio di video e Alberto ha partecipato a sei concorsi nazionali e internazionali, ottenendo il primo premio assoluto al "MusicArte nazionale" di Ozegna (Torino), al "Salento Music Competition", al "Pianisti 4-16 anni Agimus", al "Sonia Pahor" di Ciampino (Roma), al "Luigi Cerritelli internazionale" di Milano e al "Città di Barletta internazionale", dove ha conseguito anche il "Premio Mozart". Ultimamente ha vinto il primo premio assoluto al concorso musicale internazionale "Città di Minerbio" (Bologna), che si è svolto in presenza e sta partecipando con successo alle sue prime esibizioni in pubblico. Ma è complicato gestire il talento di un bambino? "Nonostante l’attitudine e la facilità tecnica, Alberto ha 4 anni, quindi risponde agli input a modo suo, con l’inconsapevolezza della sua età – spiega la mamma –. Spesso fa di testa sua oppure non ascolta le indicazioni didattiche, ma è normale: l’importante è che si senta a suo agio nella dimensione musicale. Data l’età, i suoi sogni ancora non sono proiettati verso un futuro lontano, ma relativi al quotidiano: vorrebbe un determinato giocattolo, oppure fare un certo disegno o una semplice passeggiata in bicicletta. Alberto sembra afferrare bene lo spirito di una composizione e in genere gli piacciono i brani ritmati e giocosi, ma lo colpiscono anche quelli che hanno un carattere triste o minaccioso, come la Toccata in re minore di Bach, il momento del temporale nella ’Pastorale’ di Beethoven e i ’Pianeti’ di Holst. Dice spesso – conclude - che il suo musicista preferito è Vivaldi, poi Mozart (gli piacciono tanto le ’Nozze di Figaro’) e la ’Carmen’ di Bizet".