
di Asterio Tubaldi
È morto ieri a Roma Beniamino Gigli junior, nipote diretto del tenore recanatese in quanto figlio di Enzo, fratello di Rina. Avrebbe compiuto 73 anni a settembre e da qualche tempo combatteva una strenua battaglia contro un male incurabile che aveva scoperto solo nell’ottobre scorso. Pediatra, molto noto a Roma, oggi in pensione, Beniamino ha sempre cercato di mantenere viva la memoria del nonno, di cui condivideva anche il nome, e per questo era stato nominato vicepresidente dell’associazione recanatese e aveva creato lui stesso l’associazione "Lirico musicale culturale Beniamino Gigli jr", di cui è stato sin dall’inizio presidente, con l’obiettivo di sostenere e diffondere la cultura lirica nel mondo e di aiutare i cantanti lirici a trovare la loro grande occasione. Organizzava ogni anno un concorso lirico la cui serata finale avveniva nel teatro romano di Santa Cecilia e nel gennaio di un anno fa, a Roma, si era tenuta la prima edizione del concorso lirico internazionale Gigli-Franci curata dalla sua associazione a cui aveva deciso di aderire in qualità di socio anche la stessa amministrazione comunale di Recanati dove il tenore Gigli nacque nel 1890 (morì nella sua villa di Roma il 30 novembre 1957). "Era una persona buona, generosa, amante della buona musica e del belcanto": lo ricorda così Pierluca Trucchia, presidente dell’associazione gigliana recanatese che aveva collaborato più volte con lui e la sua associazione nell’organizzare eventi in nome del tenore Gigli.
"Rimarrà sempre vivo in me e nei soci – conclude Trucchia – il suo ricordo, il suo impegno nella professione medica e nella memoria del grande nonno. Onorato di averti conosciuto e passato indimenticabili momenti con te". A ricordarlo con tenerezza come "un uomo sempre allegro e gioviale" è anche Luigi Vincenzoni, altro nipote del tenore, che lo vedeva bambino quando trascorreva le vacanze estive nella villa Gigli di Montarice a Porto Recanati. Anche a lui e alla sua passione si deve il restauro della tomba di Beniamino Gigli, che si trova nel cimitero leopardiano, contribuendo personalmente con un contributo di 3mila euro. Beniamino Gigli junior aveva anche scritto un libro sulla vita del nonno e proprio come custode di molti ricordi del suo illustre familiare è stato ospite di molte trasmissioni televisive e dello stesso Pippo Baudo con il quale fece un lungo servizio televisivo. Beniamino Gigli lascia la moglie Cinzia Capitani e le figlie Asia Beniamina e Francesca Romana. I funerali si svolgeranno oggi a Roma. © RIPRODUZIONE RISERVATA