REDAZIONE MACERATA

Addio a Fabio Betti, aveva 30 anni. Il cuoco che amava la sua terra

Un’intera comunità è in lutto per la prematura scomparsa di Fabio Betti (nella foto), giovane cuoco montefanese spentosi a soli...

Un’intera comunità è in lutto per la prematura scomparsa di Fabio Betti (nella foto), giovane cuoco montefanese spentosi a soli...

Un’intera comunità è in lutto per la prematura scomparsa di Fabio Betti (nella foto), giovane cuoco montefanese spentosi a soli...

Un’intera comunità è in lutto per la prematura scomparsa di Fabio Betti (nella foto), giovane cuoco montefanese spentosi a soli trent’anni. La notizia della sua morte ha colpito profondamente Montefano, dove Fabio era molto conosciuto e apprezzato per il suo carattere gentile, la sua disponibilità e la grande passione per la cucina e per il calcio. Soltanto sei mesi fa era arrivata la diagnosi di una grave malattia che, nonostante la lotta affrontata con coraggio, non gli ha lasciato scampo. In questi mesi, amici, familiari e colleghi gli sono stati accanto, sperando in un miracolo che purtroppo non è arrivato. Fabio aveva scelto la cucina come strada professionale, lavorando con impegno e dedizione in diverse realtà gastronomiche del territorio. Aveva maturato esperienze significative sia in un’osteria locale che in un’attività di Civitanova, distinguendosi sempre per professionalità e passione. Oltre al lavoro, Fabio coltivava un amore profondo per il calcio. In gioventù aveva militato nel Settore Giovanile della SSD Montefano Calcio, che oggi lo ricorda con affetto. "Ci stringiamo con affetto alla famiglia Betti e a tutti coloro che hanno voluto bene a Fabio", si legge nel messaggio di cordoglio della società sportiva, che ha voluto omaggiarne la memoria ricordando il suo sorriso e la sua energia contagiosa. Il vuoto lasciato da Fabio è grande. Alla famiglia, agli amici e a chi lo ha conosciuto, l’abbraccio commosso di tutta Montefano. Un ragazzo solare e generoso, che ha affrontato con forza una prova durissima, lasciando un segno profondo in chi ha avuto il privilegio di incrociare il suo cammino.