Addio alla professoressa Simonetta Bernardi

È morta a 81 anni a Roma. Già docente alla Sapienza e direttrice onoraria dell’archivio di Cingoli, collaborò all’Enciclopedia italiana

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di Gianfilippo Centanni

La cultura marchigiana evoluta a livello nazionale è in lutto per la morte della professoressa Simonetta Bernardi, deceduta ieri mattina a Roma nel Policlinico Gemelli al’età di 81 anni. Originaria di Cingoli a cui ha dedicato un costante, intenso e appassionato impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale, spesso tornava soggiornando nella sua casa in via Filati. L’ultima e premurosa partecipazione alle molteplici iniziative della municipalità, che ha pubblicamente espresso profondo cordoglio è stata, nello scorso novembre, la collaborazione data, unitamente alla professoressa Francesca Bartolacci dell’Università di Macerata, al progetto del Comune – supervisori Elisa Ippoliti e Luca Pernici direttore degli istituti culturali comunali – per la realizzazione del video "L’Archivio tesoro e decoro del Balcone delle Marche" e del catalogo "Ideale per una mostra documentaria" – ha sottolineato l’assessore Martina Coppari – dedicati all’archivio storico di Cingoli di cui era la direttrice onoraria. Già docente alla facoltà di Magistero dell’università "La Sapienza" dove si era laureata in storia medievale, specializzata in poligrafia e diplomatica, titolare della cattedra di antichità e istituzioni medievali alla facoltà di lettere e filosofia dell’ateneo di Roma Tre, è stata collaboratrice dell’Enciclopedia italiana in qualità di redattrice storica per l’Enciclopedia dantesca e il nuovo dizionario enciclopedico. Autrice d’una decina di prestigiose pubblicazioni riguardanti la presenza ebraica nello Stato pontificio, in particolare nelle Marche, con ricerche sull’impatto e l’influenza della componente ebraica sull’economia, nelle vicende politiche e istituzionali di varie città, per il Diaspora Research Institut ha compiuto un censimento dei documenti della Marca anconetana. Innumerevoli le recensioni eseguite. Incentrando il proprio interesse sulla storia medievale dei Comuni, molto ha dedicato a Cingoli: eccezionale la fervorosa diligenza con cui ha effettuato la trascrizione completa di tutte le quasi duemila pergamene del monastero di Santa Caterina, poi depositate nell’Archivio di Stato a Macerata e considerate uno dei più importanti fondi repertoriati delle Marche. L’Università della Terza età l’ha avuta sollecita partecipe quale docente nei corsi tenuti al circolo cittadino. Non è stata ancora resa nota la data della celebrazione delle esequie: la salma verrà tumulata a Cingoli, nella tomba di famiglia al cimitero di Sant’Esuperanzio.