
Adriano Vissani
San Severino in lutto per la scomparsa di Adriano Vissani, professore ed ex sindaco di San Severino. Martedì notte si è spento all’hospice cittadino a 81 anni. La notizia ha destato sgomento e commozione in tutta la comunità. Adriano Vissani è stato una figura molto importante, non solo per il suo impegno di sindaco, eletto nel 1980 e riconfermato poi nel 1985. Ha sempre militato nelle file della Democrazia Cristiana. Negli anni ’70 entrò in consiglio comunale e poi, per due anni (1976-77) fu presidente della Comunità montana dell’Alta valle del Potenza. Nelle elezioni amministrative del 1990 si candidò per la Provincia e venne eletto consigliere provinciale (fino al 1995). Tra le sue iniziative più significative si ricorda la volontà di istituire il Premio Salimbeni e di dar vita a una collana di piccole pubblicazioni annuali dedicate al ricco patrimonio artistico della città, con l’obiettivo di farlo conoscere ai concittadini e ai settempedani lontani.
Durante il suo mandato, San Severino riaprì il teatro Feronia dopo restauri durati 15 anni, era il 29 marzo 1985, ed ebbe anche il privilegio di ricevere la visita di Santa Teresa di Calcutta nel 1986. Nel tempo non ha mai perso il suo spirito e la passione per la politica e per il territorio, tanto che negli scorsi anni era più volte intervenuto pubblicamente per denunciare, ad esempio, il disagio infrastrutturale del territorio. E come dimenticare poi il gioiello che Vissani lascia a San Severino e a tutto l’entroterra maceratese: proprio lui, nel 1990, fondò l’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese (con sedi anche a Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Fiuminata, Valfornace, Pieve Torina, Treia), di cui è stato presidente fino alla fine.
"San Severino perde un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita al servizio della comunità - sottolinea il sindaco Rosa Piermattei -. Ricordiamo con affetto il professor Vissani come un sindaco attento e capace, profondamente legato alla sua città che ha saputo guidare con visione e impegno, lasciando un segno indelebile. La sua malattia lo aveva provato, ma la sua dedizione è sempre rimasta un esempio per tutti noi". E se tutto questo era l’impegno pubblico e sociale, Vissani (che a luglio avrebbe compiuto 82 anni) era anche un padre legatissimo alla sua numerosa famiglia. Vissani lascia la moglie Maria Cristina, i figli Michele, Valerio, Francesco e Giulio, le nuore Silvia, Milena, Emilia e Agnese, i nipoti che adorava, Filippo, Luca, Davide ed Elisabetta, il fratello Luciano, e la sorella Anna a cui era legatissimo. I funerali si svolgeranno oggi alle 15.30, nella chiesa Madonna dei Lumi.