Ansia da Covid, sos degli psicologi

La presidente degli psicologi Marilungo: aumentano le richieste di aiuto, ma accedere ai servizi gratuiti è sempre più complicato

La civitanovese Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche

La civitanovese Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche

Macerata, 16 gennaio 2022 - "Il paradosso è che da un lato sono aumentati i bisogni psicologici della popolazione, per l’aggravarsi della sintomatologia, dall’altro il servizio pubblico è al collasso, non tutti possono accedere ai servizi gratuiti e non tutti possono permettersi quelli a pagamento".

La psicoterapeuta e psicologa Katia Marilungo, presidentessa dell’Ordine degli psicologi delle Marche, lancia un allarme sulla nostra tenuta emotiva e psichica.

Cosa sta provocando la pandemia? "Vediamo un aumento delle sintomatologie ansioso-depressive per le fobie, il rischio contagio, l’incertezza per il futuro, le aperture e chiusure. Le persone vivono perennemente in situazioni di angoscia e di allarme. E se nella prima parte della pandemia si lavorava su ansia e depressione, ora si sono slatentizzate le conflittualità pregresse, che riemergono. Vale per i terremotati, ma anche per chi ha avuto un lutto, o una separazione".

Questo cosa comporta? "Prevalenti sono le sintomatologie ansiose e depressive. C’è anche un’altra contrapposizione: troviamo persone fobiche, ipocondriache, che si isolano, e poi la fascia dei negazionisti, di chi sfida le regole e trascura i dispositivi di sicurezza. Uno dei nostri principali meccanismi di difesa è la negazione: chi parla sempre di Covid per negarlo è il più angosciato dal punto di vista psicologico. La radice del fobico e del negazionista è comune, ed è vivere con troppa carica emotiva la pandemia. Isolamento e negazione sono forme di difesa. Il cinema, le cene insieme, i corsi in presenza, erano tutti detonatori emotivi. Invece ora queste cose sono cancellate, e non c’è modo di tirare fuori l’emotività nella relazione".

Quali sono i malesseri di cui soffriamo di più? "Ansia, insonnia, affaticamento mentale per l’eccessiva esposizione ai dispositivi elettronici, difficoltà cognitiva nell’attenzione e nella concentrazione".

Come stanno i bambini e i ragazzi, tra limitazioni e Dad? "Anche tra i minori i sintomi sono aumentati. Sono gli stessi degli adulti, in più si vedono molto la tendenza all’isolamento, l’apatia, le dipendenze tecnologiche. Adolescenti e bambini si stanno vaccinando in nome della libertà e della normalità. Molti hanno fatto quarantene e Dad per loro stessi, per i familiari o i compagni. Veniamo da periodo di scuola in presenza molto frammentato ed era giusto, ma ora la Dad indiscriminata sarebbe dannosa".

E nelle famiglie? "Sono aumentati separazioni, disagi e violenze. Lo confermano i report regionali e nazionali".

Pur con questo quadro, il bonus psicologo alla fine è saltato. "Purtroppo non c’è stata sensibilità, né visione futuristica. Stiamo creando oggi futuri malati con psicopatologie cliniche che poi graveranno sul sistema sanitario. Ora sta alla sensibilità delle Regioni stanziare fondi per il bonus, come ha fatto il Lazio. Le Marche sono state le più virtuose invece con il servizio di psicologia scolastica, primi ad averlo su nostra proposta. Il servizio funziona lavorando con gli studenti, gli insegnanti e le famiglie, e dimostra che le Regioni possono agire con sensibilità quando lo Stato non lo fa".