REDAZIONE MACERATA

Appalto per la mensa, qualità da monitorare

Affidato alla ditta "la Serenissima" di Vicenza il servizio per le scuole. Nuovi arredi per la San Vito, già logori dopo tre anni

Bambini a pranzo in una mensa scolastica

Bambini a pranzo in una mensa scolastica

Pochi giorni ancora per l’avvio del nuovo anno scolastico e l’amministrazione comunale si è messa in moto per garantire i servizi essenziali, fra cui quello della mensa con menù tradizionale e vegano per tutte le scuole, compresi il centro diurno "L’Infinito" e l’asilo nido.

Proprio in questi giorni è stata conclusa la gara d’appalto indetta all’inizio di giugno per la ricerca del nuovo gestore del servizio, e la scelta è caduta ancora una volta sulla società "la Serenissima" di Vincenza che ha offerto un ribasso del 2,67 per cento per l’importo complessivo di due milioni e 376.838 euro, oltre Iva, per i primi tre anni di attività (settembre 2024 – agosto 2027). L’appalto prevede anche che la mensa sarà gestita per i prossimi tre anni, rinnovabili di altri due e prorogabili per ulteriori sei mesi, per un costo in tutto di quattro milioni e 727.511 euro. Un impegno di spesa annuo di circa 792mila che in parte dovrebbe rientrare con la quota a carico delle famiglie che partecipano alla spesa del servizio. Solo che c’è il problema, mai risolto, di come recuperare il mancato pagamento dei buoni pasto da parte delle famiglie morose; sono cifre importanti che rimangono in bilancio come crediti da riscuotere anche se per buona parte rimangono tali.

Poi ci sarà da verificare anche la qualità del servizio offerto, visto che da un sondaggio effettuato nel passato fra studenti, famiglie e insegnanti da parte del comitato mensa era emerso un giudizio "al limite della sufficienza" del cibo proposto di cui in gran parte – era stato denunciato – andava addirittura a finire nella pattumiera. Lì ci finiva soprattutto la pasta con indice di gradimento basso rispetto, ad esempio, al pollo che generalmente viene tutto consumato.

Le scuole hanno problemi anche di nuovi arredi come la nuovissima scuola secondaria di primo grado San Vito, inaugurata appena un anno fa, dopo tre lunghi anni di lavori per la sua riqualificazione energetica e il riadeguamento sismico. Eppure ha già necessità di adeguare i suoi arredi scolastici. Il dirigente del servizio ha, infatti, assunto un impegno di spesa di 5.517 euro per l’acquisto di banchi e sedie da destinare alla sostituzione di quelli esistenti usurati. Sarà la ditta Vastarredo che fornirà, quindi, 50 banchi di 76 centimetri di altezza, con piano in conglomerato, struttura metallica e gancio metallico, (prezzo unitario euro 60,45 oltre Iva) e 50 sedie altezza 43 centimetri, con seduta e spalliera in faggio, struttura metallica (prezzo unitario euro 30 oltre Iva).

Asterio Tubaldi