Paola Pagnanelli
Cronaca

Anche le pecore finiscono all’asta. E una Bmw costa soltanto 50 euro

Stock di fallimenti e corpi di reato, il bazar delle vendite giudiziarie

Macerata, le aste giudiziarie

Macerata, 24 luglio 2015 - C’è chi cerca una macchina per la figlia all’università, chi punta una macchina tranciatubi, e chi rimedia un gregge di pecore. Alle aste giudiziarie si può trovare davvero di tutto, dal quadro antico alla mitica «Bagonghi» di Roberta di Camerino, borsa icona da quando la indossò Grace Kelly.

Ieri pomeriggio, l’aula dell’Istituto vendite giudiziarie di Passo del Bidollo era un forno, eppure in tanti, dalle Marche e non solo, si sono ritrovati lì per fare affari con le vendite. La merce proposta era la più varia. C’erano molte auto, prese con le procedure di fallimento, pignorate dai creditori, o corpi di reato finiti sotto sequestro, come una Panda senza documenti, comprata dopo qualche rialzo a 3.050 euro, o una Jaguar a benzina del 2003, proprietà di un imprenditore fallito, e aggiudicata per 3.200 euro.

Ma c’è stato anche chi ha pagato 50 euro per una Bmw: l’auto era appetibile, ma aveva la magagna, la targa bulgara, con il dubbio sulla possibilità di reimmatricolarla in Italia. Grande successo, e numerose offerte al rialzo, hanno avuto una serie di livellatori nuovi, tutti venduti per cifre crescenti dai 300 ai 500 euro. Anche i rotoli di rame, spesso oggetto di furto, sono stati venduti: un lotto con 9mila metri di filo è andato via per 430 euro. E c’è chi ha trovato persino due vasche idromassaggio, al prezzo più che competitivo di 160 e 140 euro.

Un affare anche il computer da tavolo Apple, preso dopo venti rilanci a 320 euro. Alcuni articoli, seppure a prezzi stracciati, non hanno trovato acquirenti, come dei rotoli di tessuto del valore stimato di 22.500 euro e messi in vendita a 400 euro. O un quadro di Perez, il cui valore stimato era di 30mila euro: non ci sono state offerte per portarlo a casa, così come per una pelliccia di castoro a 400 euro e una serie di borse nuove della stilista Roberta di Camerino, tra cui la celebre «Bagonghi» ad appena 155 euro: il pubblico numeroso in sala, tra cui pochissime le donne, non ha però mostrato un grande interesse per quell’articolo.

Una vera battaglia di offerte, invece, c’è stata per aggiudicarsi un gregge composto da 178 pecore di razza bergamasca meticcia. Il proprietario, un treiese, ha subito il pignoramento degli animali, e così il gregge è finito all’asta con un prezzo base di seimila euro. Alla fine un altro allevatore marchigiano se le è aggiudicate per 6.800 euro, dopo 16 rilanci da 50 euro ciascuno. «Ero venuto solo per le pecore» si è limitato a dire l’acquirente, soddisfatto per l’affare. Sempre nel settore agricoltura e zootecnia, erano in vendita anche 25 palme (a 700 euro), 7 olivi secolari ad Apiro (a 14mila euro) e otto bovini di razza charolais e marchigiana (a 7mila euro), ma per loro non ci sono state offerte.