Attacco hacker al sito del liceo di Macerata: spuntano video hard

Parolacce e filmati a luci rosse online all’incontro online per presentare i corsi del linguistico a studenti e famiglie. Denuncia alla polizia postale

Si pensa a una denuncia alla polizia postale

Si pensa a una denuncia alla polizia postale

Macerata, 14 dicembre 2020 -  Tra laboratori e testimonianze, sono spuntate bestemmie e scene hard. È successo ieri pomeriggio, durante la presentazione del liceo linguistico online. L’istituto Leopardi di Macerata aveva organizzato un incontro online, dedicato ai futuri studenti e alle famiglie. Erano stati preparati filmati con le testimonianze degli iscritti, programmati i laboratori e i professori si accingevano a illustrare programmi e punti di forza del linguistico. Ma a un certo punto – verso le 15 – la presentazione è stata hackerata: al link si sono collegati alcuni utenti, con pseudonimi vari, che hanno interrotto filmati e docenti infilando parolacce, bestemmie e persino video porno, impedendo la prosecuzione.

AGGIORNAMENTO Attacco hacker su Google Meet (con video hard) al liceo di Macerata: c'è la denuncia

Gli organizzatori hanno espulso questi disturbatori, mano a mano che si palesavano, e in qualche modo sono riusciti a portare avanti la presentazione pur con queste difficoltà. L’indirizzo a cui connettersi per seguire la presentazione era stato reso noto attraverso diversi canali, così chiunque in teoria poteva saperlo e decidere di fare questo pessimo scherzo alla scuola. Fatto sta che professori, ragazzini e genitori si sono trovati davanti a uno spettacolo increscioso, che ha suscitato grande amarezza e forte imbarazzo.

Il fenomeno è del tutto nuovo, collegato all’uso di nuove tecnologie che ora è diventato inevitabile per le scuole: affacciarsi nella rete espone anche a qualche rischio del genere. Dai nickname degli utenti che hanno hackerato la presentazione non era possibile capire di chi si trattasse, ma ora la scuola sta valutando come procedere. Si sta pensando anche di fare denuncia formale alla polizia postale, per scoprire gli autori di questa goliardata che, in quanto tale, ha causato molto disappunto. L’istituto valuterà anche per il futuro di procedere in maniera diversa, dando minore pubblicità agli indirizzi cui collegarsi per partecipare.